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 2016  luglio 29 Venerdì calendario

SOGNI «Non ho sognato, perché in aereo non ho dormito» (Usain Bolt, corridore, appena sbarcato a Rio per le Olimpiadi)

SOGNI «Non ho sognato, perché in aereo non ho dormito» (Usain Bolt, corridore, appena sbarcato a Rio per le Olimpiadi). RUMORE «Si sono perse un po’ le emozioni, c’è stata negatività, il rumore è una componente che affascinava. E poi i biglietti per assistere ai gran premi costano troppo. Se i prezzi fossero più bassi verrebbe più gente» (Sebastina Vettel, pilota di Formula1 della Ferrari). CIFRE «Ha raggiunto l’apice della forma, è al massimo della maturità tecnica e personale. Vedendo le cifre pazzesche che girano e che vengono pagate per giocatori “normali”, è più che giusto il prezzo di Higuain. Secondo me, in questo momento lui è una delle due punte centrali più forti del mondo. L’altro è Suarez» (Antonio Cassano, attaccante della Sampdoria, che ha giocato con Higuain con la maglia del Real Madrid nella stagione 2007/08) TATUAGGI/1 «I tatuaggi? Non li ho mai visti di buon occhio, ma devo adattarmi alla moda, i miei figli li hanno. Il mio compito è dare certezze a chi ha molte incertezze. Ho imparato dei valori: educazione, rispetto, onestà e lavoro» (Beppe Iachini, allenatore di calcio, dell’Udinese). TATUAGGI/2 «È vero, ho molti tatuaggi. E magari il prossimo sarà il numero di maglia che prenderò qui a Firenze…» (Hernan Toledo, calciatore, attaccante della Fiorentina). ELEGANZA «Sarà l’ultima Olimpiade in cui si noterà l’eleganza e la leggerezza, io mi sento interprete di questa estetica, di uno stile: ormai le donne sembrano tuffarsi come gli uomini, prevale infatti solo la potenza. Una volta sembravamo danzatrici, artiste, anche le cinesi si stanno “sporcando”. Sarebbe bello che i giudici lo notassero» (Tania Cagnotto, tuffatrice). METAFORE «La lotta è la metafora della vita. Soprattutto per quelli come me che hanno dovuto sbattersi e compiere tanti sacrifici per arrivare in alto. E’ diventata la mia passione, non riesco a vedermi in un ruolo diverso da quello di lottatore» (Frank Chamizo, lottatore italo-cubano, campione europeo e mondiale della categoria 65 kg). MENTE «La MotoGP è uno sport di squadra fino all’accensione del semaforo, poi improvvisamente diventa individuale al massimo e l’uomo in sella può comunicare col team solo attraverso una lavagna sbirciata a 300 orari in un secondo. E poi, c’è la gara che fai nella tua mente e la corsa contro te stesso» (Brad Pitt, attore, appassionato di moto).