Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore 27/7/2016, 27 luglio 2016
NEL SALOTTO DI BOLLORE’ ENTRA SOLO IL MERCATO
Che l’Italia nell’ultimo anno sia stato il Paese che ha impegnato di più il finanziere francese Vincent Bolloré lo dicono i fatti. La sua Vivendì è diventata il primo socio di Telecom Italia con un investimento di oltre due miliardi. Alla mossa azionaria ha fatto seguito l’ingresso con i rappresentanti del top management nel consiglio di amministrazione della società tlc e, soprattutto, la scelta di un nuovo amministratore delegato, l’attuale numero uno Flavio Cattaneo. Il capitolo Mediaset si è aperto quasi in contemporanea: prima Vivendì ha concordato uno scambio azionario del 3,5%, con reciproca presenza nei cda, e ha trattato per rilevare la pay tv del Biscione Mediaset Premium pagando con le azioni. Ma oggi chiede di più: non il 3,5%, ma il 15% della società del Biscione con un impegno di appena il 20% in Mediaset Premium
Le due storie sono differenti, ma evidenziano una analogia di fondo: Bolloré sembra deciso a voler contare di più e, rispetto al passato, sembra muoversi con più autonomia. Ma soprattutto, come è nel suo stile, non sembra intenzionato a perderci un euro, anche a costo di incrinare legami consolidati come quello con Silvio Berlusconi, primo socio di Mediaset e amico personale del finanziere.
Nelle altre partite in cui è stato coinvolto, l’atteggiamento è stato differente. Tanto che pur occupando posizioni di rilievo in alcune importanti realtà italiane, si è mosso con più cautela. La storia di Mediobanca e Generali sono esemplari in proposito. E’ diventato il primo socio privato di piazzetta Cuccia con l’8% subito dopo una banca come UniCredit. Ma dall’alto della sua posizione, il finanziere non si è mai esposto in prima persona, pur influenzando spesso l’esito di alcuni confronti interni alle controllate. Come dire: se prima, almeno ufficialmente, tutte le scelte delle partecipate erano prese collegialmente, oggi Bolloré sembra voler passare il messaggio che qui, nel mondo dei contenuti e delle tlc, gioca da solo. Già, ma con quale obiettivo? Quale è realmente il suo disegno in Italia? Qualcuno sostiene che il suo grande progetto, Telecom Italia-Mediaset, stia gradualmente prendendo forma. Lui per il momento, come spiegato nella recente intervista al Financial Times, si è limitato ad osservare: «Ma è come quando si dipinge, magari non si capiscono le singole pennellate, ma alla fine si vede che fanno parte del quadro».