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 2016  luglio 22 Venerdì calendario

IL LAVORO È PAGATO MEGLIO MA C’È EL TRUCCO

Prima di accettare quell’impiego all’estero che sembra così ben retribuito, conviene informarsi con cura su quanto costa vivere nella nuova città. Le sorprese non mancano, secondo la ricerca della società di consulenza internazionale Mercer. Dopo anni in cui ci siamo sentiti ripetere che tra le città più care al mondo ci sono Singapore e Zurigo, il rapporto elaborato per aiutare le aziende a calcolare le indennità dei lavoratori all’estero mette al primo posto Hong Kong, seguita a sorpresa da Luanda, capitale dell’Angola. Tra le voci che contribuiscono ad alzare le indennità ci sono gli affitti, poiché nella metropoli asiatica un appartamento di due stanze non ammobiliate in un quartiere residenziale costa oltre 6mila euro al mese. A Luanda va sui 6mila euro, ma mentre a Hong
Kong il motivo è la scarsità dell’offerta, in Angola incidono le spese per la sicurezza dell’abitazione. Zurigo e Singapore si attestano al terzo e quarto posto, seguite da Tokyo, Kinshasa in Congo, poi Shanghai, Ginevra, N’Djamena in Ciad e infine Pechino.
Nel suo sondaggio Mercer ha calcolato il costo della vita in oltre 209 città nel mondo, mettendo a confronto 200 voci per ogni località, tra cui alloggi, trasporti, cibo, abbigliamento e divertimenti. A piede della lista ci sono la capitale della Namibia Windhoek, preceduta da Città del Capo. Più economica Londra, calata al 17° posto dal 12° dello scorso anno, mentre Parigi è al 44° posto, Milano al 50° e Roma al 58°. A far salire il costo della vita di città come Luanda, dice Mercier, anche un paio di jeans: a Luanda costano in media 219 euro contro i 50 di New York e i 116 di Hong Kong. Se poi vi piace il latte evitate Mosca, dove un litro costa oltre sei euro contro l’euro di New York.
Cristina Nadotti, il venerdì di Repubblica 22/7/2016