Virginia Della Sala, il Fatto Quotidiano 17/7/2016, 17 luglio 2016
L’OCCASIONE FA L’UOMO COGNATO
Tra un po’ devo vedere il cognato Paolo”. “Lui mi aveva detto che passata questa buriana ci saremmo visti per quel programma che lui conosce bene. Nel frattempo lui ci ha già un discorso in corso”. “Senti, no, il cognato…”. “Di F R”. “E poi c’è quell’altro cognato”. “Oddio, quanti ce ne sono di cognati?”.
Tanti, troppi. Ennio Flaiano, in Diario Notturno definiva gli italiani un “popolo di santi, poeti, navigatori, di nipoti e di cognati…”. Il dialogo che apre il pezzo è in un’ informativa dei Ros sulla “Cricca della Ferratella” (era il 2008). A parlare, sono Diego Anemone e Angelo Balducci.
Cognati di razza, quelli comparsi nell’inchiesta: da Francesco Piermarini, cognato di Guido Bertolaso e ingegnere nei cantieri del G8 della Maddalena, a Paolo Palombelli, cognato di Francesco Rutelli. Ed erano tra loro cognati, anche i due imprenditori che risero del terremoto de L’Aquila.
Da tempo, centri di ricerca e università americane sfornano studi che dimostrano come i cognati siano più detestati delle suocere. Eppure, negli anni hanno guadagnato un posto di rilievo nelle vicende politiche e giudiziarie. Forse un iter a esclusione: sistemati figli, fratelli, zii, nonni e cugini, alla fine arriva pure il turno loro. Oppure, è l’occasione a fare l’uomo cognato: eventi, incontri, relazioni, conoscenze opportunità. Il diverso cognome fornisce la giusta distanza per un credibile “a mia insaputa”.
Sorvolando l’inflazionato polverone sulla casa di Montecarlo del cognato di Gianfranco Fini (fratello della compagna, per la precisione) si può comporre e percorrere una breve galleria di cognati celebri.
C’è il cognato recente: Andrea Conticini, cognato di Matteo Renzi, indagato per riciclaggio. Secondo la procura di Firenze, avrebbe trasferito ai fratelli un po’ di fondi dell’Unicef. È il marito di Matilde Renzi, sorella del premier. Con lei, avrebbe anche una società che ha la stessa sede della Eventi6, storica società della famiglia Renzi. Dove non arriva il sangue, arriva la Camera di commercio.
Il cognato eccellente: Paolo Pillitteri, marito della sorella di Bettino Craxi. Ex Psi, donna Rosilde l’aveva sposata nel 1965. Fu sindaco di Milano dal 1986 al 1992, poi fu eletto deputato. Giusto in tempo: agli albori di Tangentopoli gli arrivò un avviso di garanzia per il reato di ricettazione. Fu condannato in via definitiva e riabilitato dal tribunale di Milano nel 2007.
Il cognato complice: è il 2014, Arianna Meloni, sorella di Meloni Giorgia, finisce nell’inchiesta per corruzione che ruota intorno al costruttore Paolo Marziali. Lei e il marito (ecco il cognato), ex assessore regionale Francesco Lollobrigida, avrebbero favorito il costruttore in cambio di “utilità”.
Il cognato conto terzi: “Senti, tu un occhio de cosa sempre a mi cognato abbicelo, abbicelo”. Il contesto è “Cerronopoli”, lo scandalo del monopolio dei rifiuti nel Lazio. Le intercettazioni sono riportate dal Giornale di Latina. A parlare, Bruno Landi, ex presidente della Regione Lazio e ex ad della Latina Ambiente, e il consigliere dem Enzo De Amicis. su alcune norme in discussione in consiglio comunale. “Sempre un ricordo a quella storia infinita de mi cognato, vedi de ricordatte … – dice De Amicis – quello sta sempre senza lavoro poraccio”.
Il degno cognato: è il 2013 e nell’ambito di un’inchiesta della procura sannita su appalti e servizi del Comune di Benevento a un gruppo di ditte, viene arrestato Antonio Cavaliere, imprenditore edile di San Cipriano d’Aversa. “Imprenditore famosissimo”, scriveranno i giornali locali. Ma, soprattutto famosissimo cognato. Di chi? Di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia del Pdl attualmente agli arresti domiciliari. Come non definirlo “uno di famiglia”?
di Virginia Della Sala, il Fatto Quotidiano 17/7/2016