varie, 18 luglio 2016
SCELTE «Dobbiamo essere onesti, vincere lo scudetto è difficile, la Juventus è più forte. Dovessi scegliere tra dieci anni in meno e lo scudetto scelgo gli anni in meno, così lo scudetto lo rivinco sicuro
SCELTE «Dobbiamo essere onesti, vincere lo scudetto è difficile, la Juventus è più forte. Dovessi scegliere tra dieci anni in meno e lo scudetto scelgo gli anni in meno, così lo scudetto lo rivinco sicuro...» (Francesco Totti, calciatore, capitano della Roma). DIFFERENZE «Può vincere anche 50 tappe, ma c’è una differenza fondamentale: io andavo al Tour de France per vincere il Tour, lui per vincere le tappe» (così Eddy Merckx, ex ciclista, a proposito di Mark Cavendish). CONSIGLI «A sedici anni ho iniziato per caso, poi quando le cose si facevano serie parecchi mi sconsigliavano. Sacrificio e pochi soldi mi dicevano, e invece ce l’ho fatta» (Giovanni De Carolis, pugile, campione del mondo dei Supermedi). BRAVO «Non sono mai stato bravo, quando c’è da passare al volo da una moto all’altra. Guidare la Yamaha in certe condizioni è complicato» (Valentino Rossi, pilota di Moto Gp). TESTA «Per diventare un campione si inizia anche fuori dal campo. Io ho sbagliato tanto ma adesso l’importante è che ho capito gli errori fatti. Ho la testa al Milan, sono felice qui e qui resterò» (M’Baye Niang, calciatore, attaccante del Milan). SOGGEZIONE «I miei genitori sono ancora capaci di mettermi in soggezione. Fino a poco tempo fa chiedevo ai miei di seguire le partite sul Livescore, perché anche solo l’idea che mi guardassero in tv mi metteva in imbarazzo. Adesso l’ho un po’ superato, ma preferisco sempre non averli tra il pubblico» (Roberta Vinci, tennista). FATO «Da piccolo ci portavano in piscina insieme. Premesso che Fede è di un altro pianeta, credo che nella vita conti molto il fato. Lei fin da subito si è allenata con un bel gruppo, mangiavano la torta, facevano tante cose insieme. Nel mio caso, non c’era questo spirito, siamo stati quasi subito dirottati alla pallanuoto, io non ero disciplinato. Morale, ho mollato» (Alessandro, fratello di Federica Pellegrini, nuotatrice). SUPERSTIZIONI «Da giocatore ero prigioniero di certi riti, come allacciarmi le scarpe sempre nello stesso modo. Da allenatore mi sono normalizzato, e comunque Sarri, che è un napoletano acquisito, è uno molto più superstizioso di me» (Giovanni Martusciello, allenatore di calcio, dell’Empoli). ULTIMO «Sono fatto così, anche al bar ascolto e parlo ad esaurimento. Sono sempre l’ultimo ad andare a casa. Quando si è finito di parlare di calcio» (Daniele Adani, ex calciatore, ora commentatore tv per Sky).