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 2016  luglio 18 Lunedì calendario

TERRONI «Io Berardi siamo un po’ terroni, ma non siamo cattivi» (Nicola Sansone, calciatore, attaccante del Sassuolo)

TERRONI «Io Berardi siamo un po’ terroni, ma non siamo cattivi» (Nicola Sansone, calciatore, attaccante del Sassuolo). FILOSOFIA «Mi auguro che il Sassuolo superi i preliminari di Europa League. Potrebbe diventare il Leicester italiano. Mi fa pensare all’Udinese di qualche anno fa, con una differenza filosofica di base. A Udine puntavano sui giovani stranieri, mentre a Sassuolo stanno seguendo la via italiana e questo percorso potrebbe dare una scossa all’intero movimento nazionale» (Claudio Ranieri, allenatore di calcio, del Leicester campione in carica della Premier League). OSSESSIONI «Le ossessioni forse le avevo da giovane, ora non più. La mia carriera è sotto gli occhi di tutti, soprattutto sotto i miei» (Zlatan Ibrahimovic, calciatore, attaccante del Manchester United). AUGURI «Auguro a tanti giovani la fortuna di avere un allenatore come Conte che ti fa ripetere le cose all’infinito finché non le fai bene. Impari tante cose da uno come lui, anche se gli allenamenti sono molto pesanti» (Simone Padoin, calciatore, centrocampista del Cagliari). CANDIDATURE «Come mi sarei visto in azzurro accanto a Pellè? Ormai non ha più senso pensarci, è il passato. Certo che mi candido per un posto in Nazionale col nuovo ciclo. Sono pronto. Ventura? L’ho conosciuto, ci siamo incrociati e abbiamo parlato in diverse occasioni, ma mai di calcio in maniera dettagliata» (Sebastian Giovinco, calciatore, attaccante del Toronto, campionato americano). STRADE «Fatica, lavoro, sudore e impegno. Questa è l’unica strada che conosco per raggiungere ogni obiettivo. Sono il primo a essere deluso dalla scorsa stagione. Ci metterò come sempre gambe, cuore e testa» (Andrea Bertolacci, calciatore, centrocampista del Milan). PARTICOLARE «Due punte, Nibali e Aru, e tre grandi corridori d’appoggio. Rosa, Caruso e De Marchi sono tra i migliori al mondo e soprattutto sono capaci di fare tutto. E dato che l’Olimpiade è una gara particolare, si parte in 140 e noi siamo in cinque, devo avere una squadra equilibrata. Ognuno deve saper fare più di una cosa» (Davide Cassani, c.t. della nazionale italiana di ciclismo). PRECISO «Sono molto preciso nel fare le cose. Un perfezionista: mi piace l’ordine assoluto. Tutto deve stare al suo posto, il posto che ho deciso io... Solo così sono tranquillo» (Andrea Iannone, pilota di motociclismo, della Ducati).