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 2016  luglio 09 Sabato calendario

DUE “PRIMATI” DAVVERO STORICI


Riuscire in poche settimane a entrare nella nazionale Usa di duathlon e posare per il Body Issue di Espn Magazine sarebbe già impresa da raccontare ai nipotini. Se poi a farcela è un atleta transgender, il primo della storia in entrambi i casi, ecco che ci troviamo davanti a una di quelle volte in cui lo sport prende per mano l’umanità e l’accompagna là, oltre quel rigagnolo che da sola non ha il coraggio di guadare. Il protagonista di questa storia si chiama Chris Mosier, 35 anni, avvocato di Chicago che all’inizio di giugno è diventato il primo atleta trans a ottenere un posto in una selezione nazionale, nella categoria che rispecchia la sua identità e non quella del sesso di nascita. Da qui al servizio fotografico il passo è stato fulmineo e choccante allo stesso tempo: «È meraviglioso, per 29 anni della mia vita non ero mai riuscito neanche a guardare una mia fotografia». Un traguardo da godersi fino in fondo, ma anche una chance per fare breccia nei pregiudizi: «Si tratta di una grande opportunità per combattere i preconcetti che le persone hanno sui corpi dei trans», dice Chris, che alle spalle ha una carriera fatta di anni di lotte per i diritti Lgbt nello sport. Insieme allo statunitense, hanno posato tra gli altri per la rivista anche il campione Nba Dwyane Wade, la star Mma Conor McGregor e il tuffatore Greg Louganis, uno dei primi sportivi a fare comingout.