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 2016  luglio 11 Lunedì calendario

MA MI FACCIA IL PIACERE

L’imboscata. “’Sulle riforme Travaglio mente’. Così il ministro Boschi a Napoli. ‘Ho sentito in televisione un noto giornalista, Marco Travaglio, ascoltato da molte persone – spiega il ministro – dire che se passa la riforma costituzionale ci vogliono molte più firme per fare i referendum abrogativi, ma questo non è vero’. Quando proviamo ad avvicinarla al termine dell’intervento per ricordarle che da mesi Travaglio le chiede un confronto pubblico sull’argomento, la ministra non risponde e tira dritto protetta dalle sue guardie del corpo” (ilfattoquotidiano.it, 9.7). Se, oltre a guardarmi in tv, riuscisse anche a capire quel che dico, la Boschi saprebbe che ho parlato dell’innalzamento delle firme per i referendum da 500 mila a 800 mila nel caso di quorum ridotto, sapendo benissimo che a quorum invariato anche le firme restano le stesse (può verificare nel libro “Perchè No”). Ma soprattutto, siccome da mesi cerco invano un confronto televisivo con lei, non mi sognerei mai di mentire: quello delle balle è l’unico terreno su cui partirei sconfitto in partenza.
Quadri eleganti. “Berlusconi vuole la Gioconda a Milano” (Vittorio Sgarbi, Il Tempo, 6.7). Gli si è liberato un alloggetto in via dell’Olgettina.
Rondolingua. “Ma quant’è fico, potente, autentico @matteorenzi quando s’incazza. #direzionePd” (Fabrizio Rondolino, Twitter, 4.7). Mi son bagnato tutto.
Cazzullate. “Il titolo sul sito della Stampa è di quelli che fanno sobbalzare: ‘Referendum fissato al 6 novembre’… Un’ipotesi a dir poco preoccupante. Fissare un referendum, cui è appesa la sorte del governo e forse della legislatura, a 48 ore dalle elezioni più importanti della storia americana recente sarebbe un azzardo… Figurarsi poi se i risultati comportassero sia le dimissioni del presidente del Consiglio italiano, sia una vittoria di Trump” (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera, 10.7). Pare già di vederlo, il lattaio dell’Ohio, che mentre si reca alle urne chiede in giro: “E Renzi e la Boschi? Si sa niente di Renzi e della Boschi?”.
L’intenditore. “È ora di sciogliere tutte le correnti e riorganizzare il Pd” (Matteo Orfini, presidente Pd, l’Unità, 6.7). Avendole passate tutte, non sa più a quale iscriversi.
Animal House. “Chi sottovaluta la destra non vede la mucca nel corridoio” (Pierluigi Bersani, Pd, 4.7). Figurati che stanno ancora cercando il giaguaro.
Schiffitto. “Fate schifo, venite qua a parlarci di questo mentre noi dobbiamo parlare solo di politica” (Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd, ai cronisti che gli chiedono dello scandalo Alfano-Pizza, 4.7). Niente, da quando va in giro senza cappuccio, è sempre così.
I De Luca’s/1. “Chiedo solo di essere giudicato per quello che valgo” (Piero De Luca, primogenito del governatore della Campania, indagato per bancarotta e dunque coordinatore del Comitato scientifico campano per il Sì, da non confondere col secondogenito assessore a Salerno, la Repubblica, 9.7). Che fa, provoca?
I De Luca’s/2. “Ho ancora negli occhi l’immagine della Raggi al balcone del Campidoglio… mi sono intenerito, la ritrovo un po’ bambolina imbambolata…” (Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, 4.7). Avrà mica un figlio da piazzare anche lì?
Mercato (delle vacche). “Porro alla prova del mercato. Cancellato dalla Rai il suo Virus, c’è chi ha gridato all’epurazione. Lui no, da professionista vero si è rimesso in pista e ha trovato un nuovo spazio… Mediaset gli ha offerto un programma” (Aldo Grasso, Sette-Corriere, 8.7). Ecco dove dovevano andare a lavorare, sul mercato, Biagi, Santoro e Luttazzi invece di gridare all’epurazione dopo l’editto bulgaro: a Mediaset!
Voce del verbo farsi. “Daniela Martani, io, me la farei. Questa è la ragione per cui credo che esista pubblicamente Daniela Martani… è piacente e molti la metterebbero in orizzontale, fine… Daniela Martani, io, me la farei: e come me, sono certo, molti altri” (F.F., Libero, prima pagina, 1.7). Il famoso giornalismo watchpig.
Il titolo della settimana/1. “Non è la vecchia politica. La sfida di Renzi” (l’Unità, 5.7). Vero, purtroppo è quella nuova.
Il titolo della settimana/2. “Gnocca dove sei? Da Rai a Mediaset, la tv pensiona pupe e vallette” (Libero, 5.7). Poi dicono che non c’è più giornalismo investigativo.
di Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano 11/7/2016