Notizie tratte da: Franco Roberti con Giuliano Foschini, Il contrario della paura, Mondadori, Milano, pagg. 174, € 18, 10 luglio 2016
LIBRO IN GOCCE NUMERO 98 (Il contrario della paura) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca TERRORISMO E REDENZIONE – Foreign fighters
LIBRO IN GOCCE NUMERO 98 (Il contrario della paura) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca TERRORISMO E REDENZIONE – Foreign fighters. I foreign fighters, cittadini europei reduci da teatri di conflitto come l’Iraq o la Siria e lì affiliati all’Is. Mare . Nel 2015 le forze di sicurezza italiane sono state messe in allarme in una quindicina di occasioni dalle polizie straniere per il passaggio dall’Italia di foreign fighters. Avendo documenti perfettamente in regola, il tragitto che preferiscono è quello via mare da Bari o Ancona per la Grecia, o per la Turchia, da dove poi proseguono attraversando il confine siriano. Napoli. Uno dei primi attentati jihadisti è avvenuto in Italia, a Napoli, il 14 aprile 1988 (secondo anniversario dei bombardamenti Usa in Libia): alle 19.56, mentre era in corso una festa al circolo Uso (United States Organization) a Calata San Marco, una Ford Escort, posteggiata all’esterno, è saltata in aria. Dentro c’erano 30 chili di esplosivo. Bilancio: 5 morti e moltissimi feriti. L’attentato fu rivendicato dall’Armata Rossa Giapponese. Comunicazione. L’Is ha creato una rivista patinata per la propaganda dove gli attentatori di Parigi sono presentati come star. Esiste un gruppo che gira videoclip di altissima qualità che raccontano la bellezza della guerra e la santa crudeltà delle esecuzioni. Twitter. Secondo gli analisti in rete ci sono 46.000 account twitter utilizzati da sostenitori dell’Is. Paura. Italiani che hanno cambiato le proprie abitudini per paura di un attacco terroristico subito dopo gli attentati di Parigi: il 65,4%. Il 73% di questi evita i viaggi all’estero, il 52,7% ha smesso di andare al cinema, ai musei, a teatro o ai concerti. Il 27,5% non prende più la metropolitana, il treno o l’aereo. Il 18% non esce la sera. Immigrazione. Un italiano su tre crede che l’immigrazione sia un problema. Uno su due ha un giudizio negativo sulla religione musulmana. Pil .I migranti producono l’8% del Pil italiano. Reato. Il reato di clandestinità non ha avuto alcune funzione dissuasiva sull’immigrazione clandestina. Asilo. La legge italiana prevede che i migranti, una volta arrivati in Italia, possano presentare domanda di asilo per ragioni umanitarie. Le risposte delle commissioni dovrebbero arrivare in tre settimane. Invece i tempi medi superano l’anno. E mentre i migranti restano ignari sul loro status, lo Stato spende per la loro accoglienza circa 40 euro al giorno. Ogni migrante costa così allo Stato circa 5.000 euro in più del dovuto. Documento. Documento dell’Is ritrovato tra il materiale di uno dei migranti sbarcati a Pozzallo lo scorso dicembre: «Vi informiamo che il fratello ha partecipato al corso di redenzione e lo ha superato con livello buono. Pertanto abbiamo rilasciato questo titolo che dimostra che non è non credente e vieta la sua lapidazione o la sua crocifissione o anche la sodomia, se non ci sono motivazioni di disubbidienza alla legge della sharia. Punizione prevista per i soldati del Califfato nel caso in cui venga dimostrato che egli è tornato a essere peccatore e chiedente della libertà». Validità: 3 mesi. Assessorato. A Molenbeek, il quartiere musulmano di Bruxelles, hanno dovuto istituire un assessorato alla «deradicalizzazione». Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 10/7/2016