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 2016  luglio 08 Venerdì calendario

FIVE EYES LA FAMIGLIA DELLE ANGLOSPIE– [PEZZO DA PASSARE] 1.PATTO UKUSA DHL 1946 È L’ATTO FONDATI VOdella più antica e consolidata alleanza spionistica mondiale

FIVE EYES LA FAMIGLIA DELLE ANGLOSPIE– [PEZZO DA PASSARE] 1.PATTO UKUSA DHL 1946 È L’ATTO FONDATI VOdella più antica e consolidata alleanza spionistica mondiale. Facendo tesoro dell’esperienza della guerra mondiale, i cinque paesi anglosassoni hanno sviluppato una rete per il controllo delle comunicazioni globali, usata nella guerra fredda, poi contro il terrorismo e nel gioco della globalizzazione, ma che ora si confronta con nuove sfide tecnologiche e possibili tensioni – non solo finanziarie – tra Londra e Washington.Vale quindi la pena ripercorrere origini e sviluppo di questa peculiare intesa. Partendo dalle origini: il 5 marzo 1946 veniva firmato a Londra l’accordo che regola lo scambio informativo tra gli Stati Uniti e l’allora impero britannico in materia di Comint (Communication Intelligence) / ovvero di spionaggio delle comunicazioni di terze parti diverse da quelle firmatarie.L’accordo definito UkUsa2, il cui testo è stato desecretato solo nel 2010, regola -la raccolta, la produzione e la disseminazione delle informazioni derivanti dalle comunicazioni di altre nazioni», e prevede lo scambio dei risultati delle seguenti attività: raccolta e analisi del traffico di comunicazioni; acquisizione di documenti ed equipaggiamenti per le comunicazioni; criptoanalisi; acquisizione d’informazioni su organizzazioni, pratiche, procedure ed equipaggiamenti relativi alle comunicazioni.Lo scambio avv iene «senza restrizioni», eccetto materie esplicitamente escluse dall’accordo o quando una delle due parti ne faccia richiesta. «È intenzione di ciascuna parte di restringere il più possibile queste eccezioni», specifica il comma b dell’articolo 4 dell’intesa, che doveva rimanere segreta rispetto a terze parti, con le quali britannici e americani potevano stringere accordi tenendosi reciprocamente informati. Dall’accordo del 1946 erano esclusi i dominions Canada, Australia e Nuova Zelanda, che vi aderirono solo successivamente^; al momento era Londra a trattare con loro e Washington poteva concludere intese con i dominions solo attraverso e con il consenso del London Sigint Board. I mica eccezione il Canada, con il quale gli Stati Uniti stavano già negoziando uno scambio informativo (chiamato CanUsa. firmato nel 1949), per il quale Washington necessitava solo di prendere atto delfopinione di Londra.Il Regno Unito intendeva controbilanciare la posizione raggiunta da Washington al termine del conflitto mondiale. Per questo puntava a far tesoro della propria esperienza nella rottura dei codici ottenuta nella seconda guerra mondiale e a far valere l’estensione spaziale del suo impero (in verità in fase di progressiva liquidazione, ma Londra sperava di ottenere dai governi dei paesi che si sarebbero resi indipendenti basi e strutture a uso militare e spionistico) che le permetteva di offrire in dote alla nuova alleanza centri d’ascolto in diverse parti del mondo.La firma del patto UkUsa fu preceduta da una conferenza di due settimane, iniziata il 22 febbraio 1946, delle cosiddette Signal Intelligence Authorities del Commonwealth. Particolarmente significativa fu la partecipazione australiana, con 75 team operativi, per un totale di 417 persone delle tre armi. Canberra fu persuasa a stabilire un Joint Intelligence Committee, simile all’analogo organismo britannico che coordinava la raccolta e l’analisi informativa, e un organismo Sigint unitario sul modello del neo-costituito Government Communications Headquarters (Gchq) inglese, il Defence Signals Directorate (Dsd, rinominato di recente Australian Signals Directorate, Asd). Londra impose a capo del Dsd un inglese, Bruce Keith, che era stato comandante dell’importante base d’ascolto di Ceylon (l’attuale Sri Lanka), mentre nel nuovo organismo vennero distaccati 20 esperti del Gchq. Un simile trattamento «coloniale» fu riservato al Canada, la cui neonata agenzia di spionaggio elettronico, Communication Brandi of the National Research Council (Cbnrc), fu scherzosamente ribattezzata «Communication Brandi No Room for Canadians», poiché se il direttore era canadese, il suo vice e diversi funzionari di alto rango provenivano dal Gchq. Canadesi e australiani in seguito accresceranno la collaborazione bilaterale con gli Stati Uniti per liberarsi della tutela britannica, pur nell’ambito del patto a cinque.La conferenza di Londra sfociò nella costituzione della Commonwealth Sigint Organization. che riuniva le organizzazioni britanniche, canadesi, australiane e neozelandesi sotto la guida di Londra.Una ricostruzione piti maliziosa degli sforzi del governo inglese per dotarsi di un’alleanza Sigint alternativa a quella con gli Stati Uniti è quella di Martin Rudner. autore di uno studio pubblicato nel 2001 secondo il quale nel 1946 i rapporti tra Washington e Londra erano tesi per la vendita di motori a reazione inglesi all’Unione Sovietica (in effetti i primi Mig 15 montavano una copia del Rolls-Royce Nene, venduto in pochi esemplari all’Urss, ribattezzato Klimov Vk-1). Questa ricostruzione però è antecedente al rilascio dei documenti originari sul patto UkUsa, che risale al 1946 e non al 1948 come sostiene l’autore.L’alleanza anglo-americana fin da subito non fu esente da diffidenze reciproche. Gli inglesi temevano che informazioni sulla situazione in Palestina, ancora sotto mandato britannico, filtrassero verso l’Haganà attraverso elementi filo-ebraici inseriti nei servizi americani; parimenti gli americani non si fidavano del tutto di australiani e canadesi, per il timore di possibili infiltrazioni dei servizi sovietici. La Marina americana, a differenza dell’Esercito, si oppose infine a estendere l’alleanza allo sviluppo di sistemi crittografici comuni.Alle intese firmate il 5 marzo 1946 seguirono diversi altri accordi di natura tecnica che tra il 1946 e il 1948 definirono le procedure di sicurezza per lo scambio di informazioni, sotto l’acronimo Irsig (Instructions and Regulations Concerning the Handling of Signal Intelligence). L’accordo del 1946 venne emendato nel 1955 (l’ultimo documento su UkUsa declassificato ufficialmente). Anche questo accordo specifica che «mentre i paesi del Commonwealth diversi dal Regno Unito non fanno parte dell’accordo UkUsa essi non vengono considerati come terze parti», ribadendo la primazia britannica nella gestione dei rapporti con essi, salvo il Canada con cui gli Stati Uniti avevano nel frattempo sviluppato l’accordo CanUsa. Si specificava però che «solo Australia, Canada e Nuova Zelanda saranno considerati come “ UkUsa-collaborating Commonwealth connine?», sottolineando che questi paesi avevano aderito alle norme Irsig di scambio informativo previsto dal patto. Si è trattato probabilmente del primo passo per la piena adesione dei tre paesi all’accordo UkUsa e quindi alla nascita dell’alleanza conosciuta come Pive Eyes – nome derivante dalla sigla riportata nei documenti scambiati tra le cinque agenzie spionistiche. Per esempio, un documento prodotto dall’Nsa americana e destinato a essere condiviso tra le 5 parti porta la dicitura «rei. to usa aus can gbr nzl», spesso abbreviata come «rii to usa pive eyes» (o «fvey»). I documenti che non possono essere condivisi con nessun altro paese sono invece classificati «noforn» in America e «uk eyes only» nel Regno Unito. I documenti dei primi anni Cinquanta rivelano infine che a differenza dell’organizzazione canadese il Dsd australiano non era ancora all’epoca «un centro puramente nazionale» ma «è e continuerà a essere un’organizzazione congiunta anglo-australiana-neozelandese, gestita da uno staff integrato». 1 governi di Canberra e Wellington esercitavano il controllo politico sull’organizzazione mentre il Gchcj inglese gestiva il controllo tecnico.L’Nsa era però autorizzata ad avviare scambi bilaterali con la controparte australiana-neozelandese e a inviare in Australia un proprio rappresentante. A sua volta era previsto che il Dsd inviasse negli Usa un suo ufficiale di collegamento .All’accordo nel frattempo hanno aderito altri paesi definiti terze parti. Queste ultime ricevono tecnologia e informazioni dai Five Eyes in cambio della concessione di basi e accesso ai sistemi di comunicazione passanti per il loro territorio, ma non sono ammesse alla condivisione delle informazioni più segrete relative al patto anglosassone.Ad esempio, dai documenti sottratti da Snowden si desume che già nel 1954 la Svezia, paese formalmente neutrale tra i due blocchi, era collegata al patto UkUsa, intrattenendo rapporti con la National Securily Agency (Nsa) per quel che concerne l’Elint e con il Gelici per il Comint. Nell’aprile 2004 questa parte dell’accordo è stata abolita e ora l’agenzia spionistica svedese Fra scambia informazioni di entrambi i tipi con le controparti anglo-americane. Ut vicina Norvegia, aderente alla Nato, in quello stesso periodo aveva invece raggiunto un accordo con la Cia per operazioni congiunte Flint nel Circolo Polare Artico. L’aiuto norvegese a Londra, tra l’altro, fu fondamentale durante la guerra delle Falkland nel 19H2. Una base d’ascolto norvegese era infatti in grado di intercettare le trasmissioni dei satelliti spia navali sovietici che sorvegliavano l’Atlantico del Sud, permettendo agli inglesi di conoscere la posizione della flotta argentina tramite l’involontaria collaborazione di Mosca.2. Nel 1956, l’anno successivo alla revisione dell’accordo UkUsa, l’intesa anglo-statunitense dovette far fronte alla crisi dell’impresa anglo-francese volta, con la complicità israeliana, a riprendere il controllo del Canale di Suez. L’Nsa fu colta di sorpresa perché concentrata sull’Unione Sovietica e perché stava trasferendo il suo quartiere generale nella nuova sede di Fort Meade. A quel tempo inoltre l’agenzia americana dipendeva in gran parte dal Gelici inglese per la copertura del Medio Oriente. L’ufficiale di collegamento dell’Nsa a Londra fu tenuto all’oscuro dell’operazione anglo-francese mentre, con una mossa degna dell’attributo mussoliniano di «Perfida Albione», il nuovo ambasciatore inglese a Washington si trovava in volo sull’Atlantico al momento dell’invasione del Canale, in modo da evitargli l’accusa di aver ingannato l’amministrazione americana.Ut reazione statunitense fu molto pesante. Per costringere Parigi e Londra a ritirarsi dal Canale, Washington scatenò nei loro confronti una pesante guerra finanziaria, sconosciuta al grande pubblico ma ancora presa ad esempio in alcune accademie militari.Dopo Suez e la contemporanea repressione della rivolta ungherese, l’Nsa avviò una riorganizzazione interna per coprire altre aree del mondo al di fuori del blocco comunista. In seguito alle conclusioni di alcuni studi commissionati da Eisenhower sul futuro dell’intelligence americana, si decise di investire ingenti risorse per rompere i sofisticati codici utilizzati dai sovietici. Questo diede modo all’Nsa di sopravanzare le altre agenzie anglosassoni che da allora per operare dipendono in buona parte dalle tecnologie e dai fondi statunitensi.Ut divisione del lavoro nell’ambito dei Five Eyes durante la guerra fredda prevedeva che il Dsd coprisse l’Oceano Indiano orientale, parte del Sud-Est asiatico e il Pacifico sud-occidentale; l’Alrica e l’ex Unione Sovietica fino agli Urali erano coperti dal Gchq; il Nord dell’ex Urss e parti dell’Europa dal Cse; una piccola parte del Pacifico sud-orientale dal Gcsb neozelandese, tutto il resto dall’Nsa c dalle agenzie militari a questa collegate.Fino ai primi anni Sessanta la maggior parte delle intercettazioni riguardavano le trasmissioni ad alta frequenza (HO che rimbalzando sulla troposfera possono raggiungere distanze enormi. Dislocando in modo opportuno centri d’ascolto in diverse aree del mondo è possibile intercettare tali segnali. Le regioni vicine al Circolo Polare Artico si prestavano ottimamente alla raccolta di questo genere di segnali provenienti dall’Urss e il Canada aveva quindi un posto importante nel dispositivo spionistico anglosassone.Ma a partire dagli anni Sessanta due importanti sviluppi tecnologici hanno costretto i partner dell’alleanza anglo-americana a rivedere il loro schieramento. In primo luogo, le trasmissioni satellitari resero indispensabile la costruzione di nuove basi per le intercettazioni. In secondo luogo, l’Urss aveva iniziato a realizzare una rete a microonde per le comunicazioni governative che copriva la vastità del suo territorio permettendo l’abbandono progressivo delle trasmissioni ad alta frequenza, salvo alcune usate in ambito navale. Le microonde viaggiano da punto a punto in linea retta ma una parte della loro energia si disperde nello spazio esterno. Per questo la Cia, insieme all’Nro (National Reconnaissance Office, l’ente che sviluppa e gestisce i satelliti spia) e all’Nsa decise di lanciare alcuni satelliti Sigint volti a captare questo genere di segnali, oltre a quelli di telemetria dei missili sperimentali sovietici. Il programma Ryholite (precursore di serie di satelliti via via sempre più avanzate) prevedeva di porre in orbita geostazionaria alcuni satelliti sopra l’Oceano Indiano, l’Africa e l’Oceano Atlantico. Il complesso terrestre di comando e controllo, di ricezione e ritrasmissione dei dati inviati dai satelliti, è dislocato a Pine Gap (nei pressi di Alice Springs, Australia), a Menwith Hill (Gran Bretagna) e a Fort Meade (il quartiere generale dell’Nsa nel Maryland, a cui si è aggiunta in seguito la base di Buckley in Colorado).Nel 1966 il sito di Pine Gap è stato preferito all’isola di Guani perché al di fuori della portata delle navi spia sovietiche. La costruzione della base, denominata ufficialmente Joint Defence Facility Pine Gap, è stata avviata nel 1968. Da allora questa installazione è cresciuta d’importanza perché i satelliti da essa controllati raccolgono segnali di diverso tipo: telemetria dei missili, emissioni di radar e di altre apparecchiature militari, comunicazioni radio, trasmissioni a microonde, di telefoni satellitari e cellulari. Grazie a Pine Gap l’Australia ha progressivamente sostituito il Canada come il più importante junior partner nell’alleanza anglo-americana. La base di Menwith Hill venne costituita dall’intelligence dell’Esercito americano nel 1956 e nel 1966 passò sotto il controllo dell’Nsa, che periodicamente vi aggiunge nuove antenne e installazioni, elevandola a hub strategico del sistema di sorveglianza globale a guida americana. Le due basi sono gestite da personale americano insieme a uno staff locale in molo di supporto. I satelliti spia americani sono sotto l’esclusivo controllo di Washington e nemmeno i loro alleati anglosassoni possono avervi accesso diretto, salvo la parziale eccezione della Gran Bretagna che in cambio della rinuncia nel 1987 allo sviluppo di un proprio satellite Sigint (programma Zircon) ha ottenuto l’uso di uno dei satelliti Sigint statunitensi.C’è invece più equilibrio tra i Pive Eyes nelle attività d’intercettazione delle comunicazioni satellitari. Nel 1966 l’Nsa avviò Frosting10, un programma ombrello per la raccolta e l’analisi di tutte le comunicazioni satellitari. Frosting era suddiviso a sua volta in due sottoprogrammi, Transient, che raggruppava le operazioni contro i satelliti sovietici, e Echelon per intercettare le comunicazioni passanti per gli Intelsat, satelliti gestiti da un consorzio internazionale utilizzati da diversi paesi del mondo.Negli anni Novanta, a seguito di rivelazioni giornalistiche Echelon è diventato, per una sorta di crasi, sinonimo di tutte le attività spionistiche gestite dai Five Eyes.A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta sono state costituite diverse stazioni d’intercettazione satellitare in diverse parti del mondo, in primo luogo sul territorio dei Five Eyes, poi in Germania, Giappone e in altri paesi ancora.Secondo le rivelazioni del giornalista neozelandese Nicky Hager, autore nel 1996 del primo libro inchiesta su Echelon, le comunicazioni raccolte vengono filtrate attraverso un sistema integrato di computer, chiamato Dictionary, che ricerca determinate parole chiave. In ogni stazione tutte e cinque le agenzie partecipanti hanno una propria library’ di parole chiave. Ad esempio, i segnali raccolti dalla stazione neozelandese di Waihopai sono filtrati da cinque banche dati diverse, ognuna dotata di una propria sequenza di parole chiave. È evidente che la sequenza di parole chiave dell’Nsa è molto più ampia di quella della controparte neozelandese, ma se non altro tutti i cinque partner condividono la stessa tecnologia, a differenza dei satelliti spia.Un altro importante contributo dei membri del Five Eyes è offerto dalle installazioni spionistiche basate nelle ambasciate in paesi sensibili, ricalcando quanto fatto dagli americani con lo Special Collection Service, un’unità congiunta Cia-Nsa. Ad esempio, il Canada, per recuperare il terreno perduto a causa della riduzione d’importanza delle intercettazioni effettuate a partire dal suo territorio, nel corso degli anni ha installato sistemi per captare le comunicazioni locali nelle proprie ambasciate di Mosca, Delhi, Abidjan, Pechino. Rabat, Kingston, Bucarest, Città del Messico, Roma, San José, Varsavia, Tòkyo.3. Nel corso della guerra fredda i Five Eyes si sono evoluti in un’alleanza che oltrepassa l’ambito dello spionaggio elettronico. Esistono ormai legami profondi tra tutte le branche delPintelligence anglosassone, dai servizi di sicurezza a quelli di spionaggio civile e militare, fino ai centri nazionali di coordinamento dell’intelligence. Ogni agenzia di spionaggio elettronico dei Five Eyes invia un rappresentante presso gli altri contraenti, mentre si tengono riunioni periodiche tra i vertici degli enti coinvolti, si scambiano tecnologie e personale, si condividono relazioni e dati grezzi. L’Nsa dispone addirittura di una specie di «ministero degli Esteri», il Foreign Affairs Directorate, per coordinare le attività con le seconde e terze parti. ’l’ale collaborazione ha dimostrato tutto il suo valore nel 2000 quando il sistema di gestione informatico dell’Nsa entrò in panne. Solo grazie all’aiuto delle corrispettive agenzie inglesi e canadesi (dotate di supercomputer americani) PNsa riuscì a elaborare i dati che continuava a raccogliere nell’attesa di ripristinare il proprio dispositivo.La fine della guerra fredda ha coinciso con l’avvio di profonde trasformazioni nel campo delle comunicazioni internazionali: nascita del World Wide Web; telefonia mobile; uso di fibre ottiche per le comunicazioni a lunga distanza nazionali e internazionali che si sono affiancate e poi in gran parte sostituite a quelle satellitari; arrivo sul mercato di nuovi prodotti di crittografia ad uso commerciale.Le agenzie dei Five Eyes, anzitutto l’Nsa, si sono trovate di fronte a una duplice sfida: tecnologica – far fronte alle nuove forme di telecomunicazioni – e politica – trovare nuove missioni che ne giustificassero l’esistenza di fronte al decisore politico, dopo il crollo della minaccia sovietica. La guerra .del Golfo del 1991 e l’instabilità in alcune regioni del globo, anche in Europa, sono state decisive nelLoffrire nuove missioni alle agenzie di intelligence occidentali. La competizione economica in un mondo in via di rapida globalizzazione, e più tardi la minaccia del terrorismo, hanno permesso alle agenzie dei Five Eyes, come a quelle di altri Stati, di accrescere il proprio raggio dazione e di ottenere i mezzi per rispondere alle innovazioni tecnologiche.Tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta Washington si è trovata di fronte alla necessità di recuperare quote di mercato, interno e internazionale, sottratto alle industrie a stelle e strisce dagli alleati/competitori tedeschi e giapponesi, recuperando il ritardo tecnologico nei loro confronti soprattutto nel campo della microelettronica. A tal fine gli Stati Uniti hanno condotto una vera e propria guerra economica in due fasi: difensiva e largamente monetaria tra il 1985 e il 1993; offensiva con l’uso di tutti gli strumenti politici, finanziari, economici e d’intelligence. da allora in poi. Una strategia che ha contribuito a far entrare il Giappone in una fase di stagnazione negli anni Novanta, dopo essere stato lo spauracchio del pubblico americano nel decennio precedente.L’amministrazione Clinton ha impostato e guidato la fase offensiva, affidata al Nec (National Economie Council), creato nel 1993. L’Nsa ha giocato e gioca un ruolo chiave in questa partita, contribuendo a tenere informate le autorità americane delle strategie negoziali degli altri attori nei negoziati commerciali internazionali, come il Gatt, oltre a interferire nelle trattative commerciali fornendo prove di pratiche corruttive da parte d’aziende straniere concorrenti, e a partecipare alle attività di controspionaggio e contro-ingerenza12 in campo economico. Ad esempio, nel 1994 un contratto con l’Arabia Saudita sarebbe stato vinto da Boeing dopo che l’amministrazione Clinton ebbe presentato alle autorità di Riyad informazioni raccolte dall’Nsa su presunte tangenti offerte dal concorrente europeo Airbus. Il patto UkUsa del 1946 e la sua revisione del 1955 prevedono delle limitazioni all’uso a Fini d’intelligence economica delle informazioni raccolte dalle agenzie aderenti al patto, e non si hanno elementi per affermare che queste siano state tolte in seguito. L’articolo 9 del trattato del 1946 recita: «(I due contraenti) faranno in modo che senza preventiva notifica e il consenso dell’altra parte non saranno diffuse informazioni derivanti dal Comint a qualsiasi agenzia governativa o di altro tipo che le possa sfruttare a fini commerciali». La stessa formulazione e ripresa dalla revisione del 1955-Questa norma sembra sia stata aggirata al punto che i Five Eyes non esitano a spiarsi l’uno a scapito dell’altro, come ammesso da una direttiva del direttore dell’Nsa del 2005 che recita: «In certe circostanze è consigliabile e ammissibile prendere di mira unilateralmente una persona e un sistema di comunicazione di una seconda parte quando è nel migliore interesse degli Usa ed è necessario alla sicurezza nazionale statunitense». Ma anche i junior partner di Washington a volte sono in grado di replicare. Nel 1981 il Canada avrebbe ottenuto un contratto d’esportazione di grano in Cina a detrimento degli Stati Uniti grazie alle intercetta zioni effettuate dal Cse sulla posizione negoziale di Washington13. Dall’altra parte, l’ambasciata statunitense a Ottawa sarebbe dotata di sistemi d’ascolto puntati direttamente verso l’ufficio del primo ministro canadese.Vi sono però anche elementi che fanno ritenere un certo grado di collaborazione nell’intelligence economica tra i membri dell’alleanza. Nell’ambito della divisione del lavoro dei Pive Eyes la stazione d’intercettazione satellitare canadese di Leitrim è incaricata di sorvegliare i paesi dell’America Latina. Una decisione apparentemente bizzarra visto che i centri d’ascolto statunitensi sono benissimo in grado di farlo. Leitrim serve forse come back-up in caso di malfunzionamento dei centri americani, ma è comunque funzionale agli interessi economici delle corporations minerarie canadesi che hanno effettuato importanti investimenti nel continente latino-americano e in Africa. Dai documenti di Snowden è emerso il coinvolgimento canadese nello spionaggio del ministero delle Risorse minerarie brasiliano. Anche l’Australia ha importanti aziende minerarie che fanno affari in Asia e in Africa e che probabilmente godono dell’aiuto dei servizi d’intelligence nazionali.È comunque Washington a beneficiare maggiormente dello spionaggio economico condotto con l’aiuto dei propri partner anglosassoni, ai quali impartisce precise istruzioni sugli obiettivi da raggiungere. Ad esempio, la US National Sigint Requirements List del 2012, pubblicata nel 2015 da WikiLeaks, chiede l’aiuto dei partner di Five Eyes per ottenere informazioni sulla strategia commerciale francese. In particolare, si vogliono conoscere i contratti superiori ai 200 milioni di dollari negoziati da industrie francesi all’estero nei seguenti settori: telecomunicazioni. trasporti, energia, ambiente, sanità.4. La collaborazione tra i Five Eyes è tanto piti necessaria da quando la maggioranza delle comunicazioni internazionali transita attraverso i cavi sottomarini a fibra ottica. L’Nsa ha tre tipi di programmi per avervi accesso. Corporate, in collaborazione con le aziende americane che gestiscono le infrastrutture It nelle quali transitano e vengono elaborati dati e comunicazioni di entità straniere; Foreign designa i programmi gestiti in collaborazione con le agenzie delle seconde (Windstop) e terze parti (Rampart-A) e infine i programmi unilaterali (RampartI/X Rampart-T-Mystic) che probabilmente prevedono l’uso di forme di ciberspionaggio e/o di posa di congegni d’ascolto da parte di sottomarini per entrare in sistemi al di fuori della portata dell’Nsa e delle agenzie a essa collegate.Il Gcliq contribuisce con il proprio programma Tempora e con stazioni d’intercettazioni a Bude, a Cipro, nella base sovrana inglese di Agios Nikolaos e nell’Oman, a Seeb. L’agenzia inglese, come la sua controparte americana, ha stipulato accordi con i sene maggiori operatori mondiali di cavi a fibra ottica per potere aver accesso alle loro installazioni. L’Australia a sua volta capta le comunicazioni che transitano sul cavo Sea-Me-We-3 tramite la stazione di Perth e un’installazione congiunta gestita insieme a Singapore a Tuas, nella parte occidentale della città Stato. L’Asd e la Security and Intelligence Division del ministero della Difesa di Singapore hanno cementato da più di quindici anni una relazione strettissima per accedere alle comunicazioni a fibra ottica. In cambio, il governo di Canberra ha dato l’assenso all’acquisto da parte di SingTel della compagnia australiana Optus.Altri contributi importanti sono offerti da terze parti come Corea del Sud (sito di Pusan per spiare le comunicazioni esterne di Cina, Hong Kong e Taiwan), Francia, Germania, Svezia, Danimarca e Italia.5. L’alleanza dei Five Eyes è stata e rimane un elemento imprescindibile della geopolitica spionistica statunitense. Nata come alleanza tra le agenzie Comint anglosassoni ora copre tutto lo spettro delle azioni d’intelligence e di azione clandestina. Il molo giocato, non senza polemiche, dal Gchq inglese nell’individuare i bersagli per i droni americani impegnati nella «guerra al terrorismo» ne è un esempio eloquente.Le sfide che dovranno essere affrontate riguardano, oltre alla gestione dei big data. il dominio del ciberspionaggio e della guerra informatica. In questo campo tutti i paesi del patto si sono dotati di strutture apposite strettamente interconnesse con le rispettive agenzie Comint. Il fatto che sia stato introdotto il termine «quarte parti» per indicare i virus informatici stranieri impiantati nei sistemi di un Ibersaglio che i Five Eyes intendono spiare e di cui hanno preso surrettiziamente il controllo, è indice di una pratica diffusa e consolidata.Sul piano geopolitico si può forse prevedere l’estensione come terza parte dell’alleanza all’Ucraina, che ha ereditato dall’Unione Sovietica importanti strutture d’intercettazione elettronica, vista la sua vicinanza al cuore della Russia. In Asia, il Vietnam, la Mongolia e il Myanmar potrebbero aderirvi.È ancora prematuro comprendere cosa accadrà al patto dopo il Brexit, ma una possibile incognita sulla tenuta del patto anglo-americano deriva dal tentativo della City di Londra di diventare la piazza di riferimento in Occidente per gli investimenti in valuta cinese. Una mossa che potrebbe contribuire a indebolire la primazia del dollaro e a far scaturire una crisi seria tra Stati Uniti e Gran Bretagna, con possibili ricadute sulla loro collaborazione spionistica. All’epoca Comint e Sigint (Signal Intelligence) erano sinonimi di spionaggio delle comunicazioni. In seguito Sigint ha finito per indicare l’insieme delle attività di spionaggio dei segnali, di comunicazione (Comint) e non (Flint. Electronic Intelligence), ovvero le emissioni dei radar, delle apparecchiature di navigazione aerea eccetera.UkUsa estendeva l’accordo raggiunto nel 1943 tra le unità di spionaggio delle comunicazioni britanniche e americane in piena guerra mondiale chiamato BrlJsa, che a sua volta era fondato su intese precedenti. Pubblicato in M.M. Aid, C. Wiebes (a cura di), Secrets of Signals Intelligence during the Cold War and heyond. From Cold War to Globalization (Stndies in Intelligence), London 2001, Routledge. Il saggio di Rudner cui facciamo riferimento si intitola «Canada’s Communications Security Establishment from Cold War to Globali/ation–, pp. 97-128. La citazione è a p. 109. Si veda D.J. Katz, -Waging Financial War-, Parameters, Winter 2013-14. 12. La contro-ingerenza consiste neU’impedire che aziende strategiche americane finiscano in mano a entità potenzialmente ostili o comunque inaffidabili. Nel 1975 è stato creato un apposito organo di controllo, il Committee on Foreign Investment in the United States (Cfius), il cui scopo originario era di controllare gli investimenti dei paesi Opec negli Usa. 13. B. Livksey, Trolling for Secret: Economie Espionage Is the New Niche for Government Spies-, Financial Posi, 28/2/1998.