di Nanni Delbecchi, il Fatto Quotidiano 7/7/2016, 7 luglio 2016
CHIEDILO A CERQUETI. AVANSPETTACOLO A RAI SPORT
E poi c’è Gianni Cerqueti, la vera rivelazione nostrana degli Europei. Nel gorgoglio di inviati al ballo di Rai Sport, durante lo storytelling di beatificazione degli Azzurri non lo si nota, perché è un solista naturale. Ma quando si accendono i riflettori sulla rubrica di culto #chiediloagianni, si trasfigura. Seduto tra i banchi, Cerqueti risponde ai quesiti che gli piovono via web. È meglio comprare le scarpe in negozio o farsele fare dal calzolaio? Meglio Paperino o Topolino? Boxer o slip? Perché il bidet è una parola francese ma in Francia i bidet scarseggiano? Nel silenzio generale Gianni ha una risposta per tutto, condita di aneddoti di vita vissuta. Seguono applausi, stupore e la convinzione di avere di fronte quello che Sergio Saviane avrebbe definito un mezzobusto da allattamento enciclopedico. Forse Cerqueti vuole accreditarsi come l’erede di padre Marino Bartoletti (misteriosamente scomparso dai salotti Rai) e delle sue parabole; ma #chiediloagianni affonda le radici più lontano, nella rubrica Una risposta per voi del professor Cutolo, primo, insuperato esempio di tuttologo televisivo. Finché non è arrivato Gianni, cui faremmo volentieri una domanda anche noi. Come si spiega che a nessun giornalista di Mediaset o di Sky è mai venuto in mente di trasformare la propria presenza in un tormentone d’avaspettacolo? Perché qualcosa del genere è immaginabile solo in Rai? Forse perché in Italia non esiste nulla a uso più privato dei servizi pubblici.
di Nanni Delbecchi, il Fatto Quotidiano 7/7/2016