varie, 7 luglio 2016
Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni. Nigeriano, sposato con Chinyery, 26 anni. I due erano scappati dal loro Paese dopo che gli integralisti di Boko Haram avevano fatto saltare per aria la chiesa con dentro la figlioletta di due anni e i genitori di entrambi
Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni. Nigeriano, sposato con Chinyery, 26 anni. I due erano scappati dal loro Paese dopo che gli integralisti di Boko Haram avevano fatto saltare per aria la chiesa con dentro la figlioletta di due anni e i genitori di entrambi. Arrivati in Libia, un trafficante di esseri umani aveva picchiato Chinyery facendole perdere il secondo figlio che aveva in grembo. La coppia, riuscita a salire su un gommone e a scampare alla traversata, era risalita dalla Sicilia alle Marche e da otto mesi era ospitata da don Vinicio Albanesi nel seminario arcivescovile di Fermo. Lunedì pomeriggio Emmanuel e la moglie, passeggiando, incrociarono due uomini che stavano seduti su una panchina, in via XX settembre. Uno dei due, Amedeo Mancini, 39 anni, titolare di una piccola azienda agricola e storico ultrà della Fermana, simpatizzante di estrema destra, precedenti per risse, un metro e novanta d’altezza, maglietta rossa, bermuda e sneaker, testa rasata e tatuaggi sulla gamba e su un braccio, prese a urlare contro Chinyery: «Sei una scimmia africana». La donna non disse nulla, poi però cominciò a gridare quando l’uomo le strinse il braccio e il collo. Emmanuel intervenne per fermare l’aggressore e gridò anche lui: «Lascia mia moglie, lasciala». I due uomini fecero a cazzotti, a un certo punto Emmanuel sradicò un segnale stradale e lo spinse contro Mancini facendolo cadere a terra. Mentre si allontanava dal luogo della rissa l’altro lo raggiunse e gli sferrò un gancio in piena faccia che lo fece crollare a terra (morto in ospedale dopo un giorno d’agonia). Alle 17 di martedì 5 maggio nel centro di Fermo, poco più di 37 mila abitanti.