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 2016  luglio 04 Lunedì calendario

CONTENTI «Io non sono qui per cercare di arrivare terzo o quarto o secondo. Noi, come Ferrari, siamo qui per cercare di vincere

CONTENTI «Io non sono qui per cercare di arrivare terzo o quarto o secondo. Noi, come Ferrari, siamo qui per cercare di vincere. Non possiamo essere contenti di arrivare secondi o terzi. Però questa è la vita» (Kimi Raikkonen, pilota della Ferrari, dopo il terzo posto al Gp d’Austria). FISCHI «Non lo so perché mi fischiano, ma non è un problema mio: è un problema loro» (Lewis Hamilton, pilota della Mercedes, a proposito dei fischi ricevuti dopo la vittoria al Gp d’Austria). ORDINI «Da ora in avanti non voglio più contatti. Quando ci sarà una situazione del genere in pista daremo ordini di scuderia, congeleremo le posizioni. E’ una scelta impopolare, ma non voglio più incidenti tra di noi» (Toto Wolff, team principal della Mercedes, dopo il contatto tra Hamilton e Rosberg nel Gp d’Austria). GRAZIE «Nibali il Tour l’ha vinto, ha tanta esperienza, è fondamentale averlo al mio fianco. In corsa lo osservo, sto con lui, nei miei confronti è veramente bravo e lo ringrazio» (Fabio Aru, ciclista della Astana, tra i favoriti nel Tour de France in corso). PERCHE’/1 «Mi sono detto: perché no? Voglio provarci. Ho affrontato Barcellona. Mi sono rimesso in gioco a Monaco. Ora voglio farlo in Inghilterra. Sono qui per imparare, per capire come si vive in questa città. È una scelta anche in funzione della mia famiglia» (Pep Guardiola, allenatore di calcio, alla presentazione davanti ai tifosi del Manchester City). PERCHE’/2 «Questa può essere allora l’Italia più forte di sempre? «Perché no? Dichiararlo non mi mette angoscia: meglio poi parlare di questo che di una squadra di sfigati» (Gigi Datome, cestista, capitano della nazionale italiana di basket impegnata nel torneo preolimpico di Torino per conquistare un posto a Rio). ANSIA «Anche un fenomeno come Nole Djokovic si è dovuto inchinare alla dura legge dello sport. Come era accaduto negli anni più recenti sui verdi prati londinesi a Sampras contro Bastl, a Nadal contro Rosol, Darcis e Brown e a Federer contro Stakhovsky, anche il numero uno del mondo è stato costretto ad alzare bandiera bianca. D’altra parte, l’ansia del Grande Slam è difficile da battere» (Paolo Bertolucci, ex tennista e commentatore tv, a proposito dell’eliminazione di Djokovic da Wimbledon). TUTTO «Se sono tornato, è perché ho dato tanto ma non tutto» (Michael Phelps, nuotatore, che a Rio sarà alla sua quarta Olimpiade).