Silvia Guzzetti, Avvenire 30/6/2016, 30 giugno 2016
IL CASO DI THE WEEK, SETTIMANALE SENZA CRISI
Se la crisi della carta stampata è un fatto certo, la strada scelta da The week, settimanale britannico che ha appena compiuto ventuno anni, è una risposta concreta. Oltre 200mila copie vendute, in continuo e rapido aumento, la rivista è l’unica, nel panorama britannico, a essere cresciuta, in modo costante, per diciassette anni consecutivi. La formula è semplice ma efficace. Un insieme di informazioni in pillole, articoli brevissimi e acuti commenti, di opinionisti famosi che consentono, in un’ora di lettura, di capire che cosa sta succedendo nel mondo. I giornalisti riscrivono e riassumono il contenuto dei più importanti quotidiani, dal Times al Guardian, in stile impeccabile, senza violare le regole del copywright.
La rivista, appena trentacinque pagine, si presenta anche in formato digitale, con un’app scaricabile, alla quale sono abbonati oltre trentaquattromila utenti e può contare su un sito, gratuito, visitato da circa due milioni e duecentomila persone al mese. I lettori? Tra i trentacinque e i cinquantaquattro anni, all’apice della loro carriera e potere di acquisto. «Siamo abilissimi a seguire e digerire quello che scrive la carta stampata ovvero tutte le altre pubblicazioni, nostre concorrenti, dalle quali attingiamo in continuazione e il sito adatta quello che scriviamo sullo stampato così che funzioni anche online», ha spiegato Holden Frith, il direttore del sito. La versione online, www.theweek.co.uk, aggiunge profondità a quella stampata, con molti profili di personaggi, domande e risposte e lavori di approndimento, e si indirizza a un’audience più giovane e più internazionale. Il sito, gratis, quotidiano, e aggiornato in continuazione, punta ad attirare nuovi lettori per la rivista. The week conta anche una versione americana, sempre di successo, mentre ha dovuto chiudere la versione sorella lanciata in Australia otto anni fa.