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 2016  giugno 18 Sabato calendario

HANNO INVENTATO TUTTO LORO


La Gran Bretagna viene considerata la patria di oltre una decina di sport, e di molti dei più praticati nel mondo. A cominciare dal tennis: scritti dell’epoca, dimostrano che nel 1380 gli inglesi conoscessero già l’uso della racchetta. E nel 1399, nel poema In Prise of Peace di John Gower, appare per la prima volta la parola tenetz a proposito di un gioco in voga a quei tempi. In tema di racchette, la Gran Bretagna sarebbe la patria anche dello squash e del tennis tavolo, ma non del badminton, concepito in India. Secondo la Federazione Mondiale Squash, lo squash sarebbe stato inventato in una scuola di Harrow nell’Ottocento da alcuni studenti che scoprirono la gioia di schiacciare (to squash) la palla contro il muro. Alcuni decenni dopo, sempre in Inghilterra, iniziarono le prime partite di ping-pong con regole adattate dal tennis. Nel 1883 ci fu addirittura un tale che brevettò una rete spiegando che sarebbe servita per il tennis-tavolo, termine inedito fino ad allora. Naturalmente sono britannici il calcio e il rugby, prodotti dallo scisma del 26 ottobre 1863: alla Freemason’s Tavern di Londra 11 rappresentanti di club locali si trovarono per costituire la Football Association e per definire una versione universale delle regole del calcio che vietava tassativamente il controllo con le mani. La Rugby Football Union nascerà solo nel 1871, ma il Natale del rugby è considerato il 1823: secondo la leggenda, William Webb Ellis (a lui è intitolato il trofeo consegnato alla squadra vincitrice della Coppa del mondo) in quell’anno prese la palla in mano e corse fino alla porta avversaria per segnare una meta.
Che si giocasse a golf nel Regno Unito già nel XV secolo è evidente dalla disposizione del parlamento scozzese che nel 1457 ne vietò la pratica. Trecento anni dopo, più precisamente nel 1744, una compagnia di golfisti gentleman codificò a Edimburgo le prime regole. Scozzese è anche il curling perché già nel 1540 il registro del notaio John McQuhin registrò la sfida tra John Sclater e Gavin Hamilton. Sempre a Edimburgo furono verbalizzate nel 1838 le regole di questo sport. Inglesi sono invece due varianti del batti e corri, ossia il cricket e – udite udite – il baseball: una pubblicazione per bambini di John Newbery, datata 1744, riporta per la prima volta il nome baseball e spiega che bisogna correre lungo 4 basi per segnare un punto. Pure la boxe moderna ha matrice britannica: Jack Broughton nel 1743 introdusse le prime regole che rimasero in vigore un secolo, mentre sono del 1867 le regole del Marchese di Queensberry. Sette anni dopo a Londra furono elaborate le prime regole dell’hockey prato e nel 1876 sette club della capitale diedero vita alla Hockey Association. Infine, è inglese anche la pallanuoto: una bella idea venuta nel 1887 all’istruttore di nuoto William Wilson: peccato che in patria pochi l’abbiano messa in pratica.