Filippo Facci, Libero 22/6/2016, 22 giugno 2016
LA SINDACA LEGHISTA DI CASCINA CHE NON VUOL FAR CANTARE IMAGINE DI JOHN LENNON AI BAMBINI PERCHÉ È «UN INNO AL COMUNISMO»
Oddio: John Lennon era un discreto imbecille – parere dello scrivente – anche se musicalmente era un genio. Succede. Però è anche successo che sui celeberrimi social sia montata una polemica dopo che Susanna Ceccardi, prima sindaca leghista a Cascina, Toscana, ha detto che l’idea piddina di far cantare a dei bambini la canzone «Imagine» è aberrante perché la canzone dice: «Immagina un mondo senza religione, senza proprietà privata» e questo secondo lei si chiama comunismo, quello dei milioni di morti. Ha ragione? Sì e no, ma più no che sì. Non c’è dubbio che il socialismo reale sia stato imperniato anche sull’assenza di religioni e proprietà privata, ma tradurre le due cose solo in comunismo è, questo sì, ideologico: soprattutto se la sindaca pretende d’insegnare ai bimbi che un mondo così è «non umano». Si potrebbe metterla giù dura, e rispondere che la Storia abbonda di società del genere (da Platone al patriarcato medioevale) e che molti film di fantascienza immaginano un futuro di questo tipo senza che il comunismo c’entri niente. Si potrebbe obiettare che paventare l’apocalisse in assenza di religione è pura teocrazia. Si potrebbe osservare che i bambini devono essere liberi di immaginare senza essere imprigionati dagli errori degli adulti. Ma sono cazzate, perché il punto è che i bambini delle scuole italiane non è che non conoscono il comunismo, cara sindaca: non conoscono l’inglese.