21 giugno 2016
APPUNTI PER GAZZETTA - ANCORA SULLA RAGGI
REPUBBLICA.IT
Antonio Blandini potrebbe diventare il Mr. Partecipate del Campidoglio a guida Virginia Raggi. La neoeletta sindaco di Roma del M5s, secondo quanto riferisce l’Ansa, lo avrebbe scelto per entrare in giunta e guidare l’assessorato "di scopo" che avrà come obiettivo di sfoltire la ’giungla’ di società partecipate. Un incarico ’a tempo’ legato al compimento della sua mission. Blandini è professore di Diritto commerciale presso la facoltà di Economia dell’Università Federico II di Napoli ed è titolare dell’insegnamento di Diritto commerciale progredito presso la facoltà di Economia della Luiss Guido Carli.
L’elezione di Raggi a sindaca di Roma ha prodotto inevitabili fibrillazioni all’interno delle aziende municipalizzate: avviene a ogni cambio di amministrazione, ma certamente pesa sul clima generale l’annuncio di Raggi di voler procedere a una riorganizzazione complessiva delle utility capitoline di cui appunto dovrebbe occuparsi Blandini. Domani arriveranno le dimissioni del presidente e del cda di Ama. Pronto a rimettere il mandato sarebbe anche il dg di Atac, Marco Rettighieri. Acea "smentisce categoricamente che il presidente, Catia Tomasetti abbia dato la propria disponibilità a ’fare un passo indietro’. "Tra l’altro - si scrive in una nota - è destituito di ogni fondamento anche che il presidente avrebbe convocato una riunione dello staff per ’comunicazioni urgenti’, come riportato. Essendo Acea quotata alla Borsa di Milano, la presidente Tomasetti precisa che semmai fosse sua intenzione ’fare un passo indietro’, e non lo è, prima di procedere a ogni tipo di comunicazione ad altri soggetti, ne discuterebbe con gli azionisti della società, in primis con l’azionista di maggioranza (il Comune di Roma)".
Il cda di Ama si riunirà domani nel primo pomeriggio: il presidente e ad Daniele Fortini e l’altro consigliere di amministrazione, Carolina Cirillo, rimetteranno quasi certamente il loro mandato. "Un atto di cortesia istituzionale", viene definito all’interno dell’azienda, niente affatto insolito quando si insedia un nuovo primo cittadino. Fortini comunque rimane alla guida della municipalizzata fino all’eventuale nomina di un nuovo cda, garantendo l’ordinaria gestione, e non è escluso che possa incontrare il sindaco 5 Stelle dopo il suo insediamento.
Virginia Raggi sindaco di Roma, la notizia sui siti stranieri
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La proclamazione. Domani la proclamazione di Virginia Raggi sindaco di Roma, giovedì molto probabilmente il passaggio di consegne in Campidoglio con il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Secondo quanto si apprende da Palazzo Senatorio, domani la pentastellata sarà proclamata sindaco e riceverà ufficialmente dall’ufficio centrale elettorale l’incarico di primo cittadino. Giovedì 23 giugno con ogni probabilità sarà il suo primo giorno in Campidoglio con il passaggio di consegne con l’attuale ’inquilino’ Tronca.
La stampa estera. Intanto non si ferma il forte interesse anche della stampa internazionale verso la prima sindaca donna nella storia di Roma. Ieri Raggi ha rilasciato la sua prima intervista da sindaco a Euronews, che la tradurrà in 13 lingue. Ma le richieste di incontro da testate estere aumentano di giorno in giorno. Provengono da ogni parte del mondo: Gb, Francia, Spagna, ma anche Colombia, Cina, Giappone, Argentina. E Christiane Amanpour della Cnn, secondo Forbes tra le 100 donne più influenti al mondo, ha chiesto di intervistare presto la sindaca grillina. Anche il commissario Francesco Paolo Tronca ha chiamato Raggi congratulandosi per la vittoria. Non è ancora noto quando avverrà il passaggio di consegne, ma fonti M5S sostengono che potrebbe essere già giovedì.
La festa. Ieri al teatro Flaiano si è svolta la festa del Movimento Cinque stelle,
ospite d’onore Beppe Grillo, arrivato a Roma gia da domenica per il ballottaggio che ha decretato il trionfo della Raggi sullo sfidante Roberto Giachetti. Grande soddisfazione tra i vertici del Movimento che hanno festeggiato oltre all’elezione della Raggi, anche la vittoria dell’Appendino a Torino e degli altri 17 sindaci pentastellati