9 giugno 2016
APPUNTI PER GAZZETTA - RAGIONAMENTI INTORNO ALL’EVENTUALITà DI UNA BREXIT
NOTIZIE D’AGENZIA
Brexit: sondaggio, `a Londra il 57% vuole restare nell’Ue´
Ma Cameron è impopolare. Fiducia londinesi va a Khan e a Corbyn
(ANSA) - LONDRA, 9 GIU – Londra chiama Europa: se al
referendum del 23 giugno si votasse solo nella capitale
britannica, la permanenza del Regno Unito nell’Ue sarebbe
garantita. Lo conferma un sondaggio YouGov stando al quale il
57% dei cittadini della metropoli è contrario al divorzio da
Bruxelles, mentre un 43% è orientato verso la Brexit.
Lo scarto, netto, resta attorno una quindicina di punti anche
se s’inserisce la variabile degli indecisi (48% a 35).
Fra i londinesi, il premier conservatore David Cameron,
capofila istituzionale della campagna filo-Ue, resta tuttavia
impopolare: solo un 18% lo giudica credibile sul dossier Europa,
raggiunto addirittura da Nigel Farage, leader euroscettico
dell’Ukip che nella capitale non ha certo una roccaforte. A
guidare la classifica degli esponenti politici considerati più
affidabili in riva al Tamigi è invece il neosindaco laburista,
Sadiq Khan (39%), seguito a ruota dal leader nazionale del
Labour, Jeremy Corbyn, al 32. Terzo, col 26%, il Tory anti-Ue
Boris Johnson, primo cittadino di Londra fino a maggio. (ANSA).
LR
09-GIU-16 11:49 NNNN
Gb: rendimento decennali a minimi record a 2 settmane dal voto =
(AGI/AFP) - Parigi, 9 giu. - Il rendimento dei titoli del debito pubblico decennali del Regno Unito scende a un minimo record dell’1,220%, a solo due settimane dal referendum sulla Brexit. Il precedente record dell’1,226% era stato toccato lo scorso febbraio. Anche il tasso del decennale del Bund tedesco ha eguagliato oggi il minimo record dello 0,033%, a dimostrazione che sui mercati i titoli del debito pubblico viaggiano a livelli di rendimento bassissimi dopo l’introduzione dei tassi negativi da parte della Bce e di altri istituti centrali. Va anche detto che il rischio di una Brexit rende prudenti gli investitori, orientandoli verso asset sicuri come i titoli del debito sovrano. (AGI) Gaa
Italia, aumento Iva sarebbe un boomerang - Sangalli (Confcommercio)
ROMA, 9 giugno (Reuters) - L’eventuale aumento dell’Iva
sarebbe un boomerang, ha avvertito oggi il presidente di
Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha parlato di una ripresa
economica "senza mordente".
"Non toccare l’Iva è un impegno irrinunciabile per la
crescita", ha detto Sangalli all’Assemblea generale di
Confcommercio. "Spostare la tassazione sulle cose è come
lanciare un boomerang, perché alla fine l’Iva la paghiamo
tutti".
Il governo si è impegnato a sterilizzare le clausole di
salvaguardia, aumenti di imposte previsti a garanzia del
percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio. Per il 2017
l’operazione richiede risorse pari a 15 miliardi di euro.
Nel suo primo intervento pubblico come presidente di
Confindustria, Vincenzo Boccia il mese scorso ha chiesto al
governo di spostare il carico fiscale, alleggerendo quello sul
lavoro e sulle imprese e aumentando quello sulle cose.
Nel suo intervento Sangalli ha sottolineato che "la
drammatica crisi dei migranti, il rallentamento dell’economia
cinese, le recessioni in alcuni paesi emergenti e il rischio
Brexit, mettono in discussione il teorema che la crisi sia
soltanto un brutto ricordo. Insomma, siamo di fronte ad una
ripresa senza slancio e senza intensità, senza mordente".
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Brexit: amb. d’Italia, per noi non cambierà nulla per 2 anni (2) =
(AGI) - Londra, 9 giu. - Nel caso di una Brexit (l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea in seguito al referendum del prossimo 23 giugno) «nell’immediato per gli italiani non cambierebbe nulla. Una tale eventualità farebbe scattare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona e per il negoziato servirebbero almeno due anni»: lo ha detto all’Agi l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Pasquale Terracciano, che in questi giorni è molto impegnato a prefigurare i possibili scenari ai quali andranno incontro centinaia di migliaia di italiani residenti nel regno di Sua Maestà. «Finito il negoziato - ha continuato Terracciano - c’è poi da aspettarsi che i diritti acquisiti non vengano messi in discussione. Insomma, chi è già qui non dovrebbe avere conseguenze e questo dovrebbe rientrare in un accordo con l’Ue sulla libertà di movimento. Diverso invece il caso dei trattati commerciali, che è probabile il Regno Unito debba prendere con i singoli paesi. Ma, ancora, dipenderà dal tipo di strada negoziale che sarà intrapresa». (AGI) Gby (Segue)
(AGI) - Londra, 9 giu. - Il massimo rappresentante della diplomazia italiana nel Regno Unito, quindi, sembra essere assai ottimista. «Del resto io continuo a pensare che la Brexit non avverrà - ha aggiunto Terracciano - perché molti di quelli che voteranno per restare non condividono dei forti ideali ma ragionano sulla base di timori economici e quindi sono poco inclini a manifestare le loro intenzioni di voto». Una sorta di maggioranza silenziosa, quindi, mentre gli euroscettici sono molto più espliciti e, in un certo senso, chiassosi. Così, per Terracciano, potrebbe succedere quello che accadde con il referendum per l’indipendenza della Scozia, tenutosi il 18 settembre del 2014, «per il quale alla fine lo scarto fu di dieci punti a favore di chi voleva restare nel Regno Unito», nonostante prima della consultazione di allora sembrava proprio che la Scozia stesse andando verso la secessione. Insomma, si spera nel fatto che «i sondaggi spesso non riflettono le intenzioni di voto reali». Ed ecco così che, dopo mesi di angoscia e preoccupazione in tutta Europa e in gran parte del mondo, il referendum del 23 giugno potrebbe trasformarsi in un nulla di fatto. (AGI) Gby
Brexit: S&P, Irlanda con Lussemburgo e Cipro gli Stati Ue piu’ colpiti
Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles, 09 giu -
Irlanda, Lussemburgo e Cipro sono i paesi europei che secondo
S&P piu’ esposti a Brexit. E’ il risultato di un indice di
sensibilita’ dei vari Stati Ue all’uscita del Regno Unito
dall’Unione che tiene conto di esportazioni verso il Regno
Unito, investimenti diretti stranieri, fattori finanziari,
flussi migratori. L’analisi non riflette le conseguenze
potenziali sui mercati finanziari e dei cambi che, in
realta’, farebbero la differenza.
Aps
Brexit: Coeure’, pronti a fornire liquidita’ aggiuntiva a mercati
Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Berlino, 09 giu - La Bce «e’
pronta per tutte le evenienze» in occasione del referendum
sulla `Brexit´ in Gran Bretagna. Lo ha ribadito Benoit
Coeure’ del Comitato esecutivo della Bce in un’intervista a
France24 in onda oggi. La Bce, ha detto Coeure’, «e’ pronta
per tutte le evenienze, come e’ sempre successo in questi
casi cosi’ da stabilizzare i mercati, in particolare
immettendo liquidita’ aggiuntiva». Couere’ ha aggiunto di non
ritenere probabile che si rendera’ necessario questo tipo di
sostegno grazie alle approfondite preparazioni delle
Autorita’ britanniche per il rischio di una `Brexit´ ma se
dovesse succedere «faremmo tutto quanto e’ necessario» in
coordinamento con altre Banche centrali, ha concluso.
Brexit: Gurria, sarebbe danno per Gb,Ue e mondo
(ANSA) - PARIGI, 09 GIU - La Brexit sarebbe «nociva per la
Gran Bretagna, per l’Europa e per il mondo»: lo ha detto il
segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, aprendo la tavola
rotonda `Roundtable on doing business in a fragmented world´ a
Parigi. «I nostri studi lo dimostrano», ha aggiunto, delineando
l’impatto negativo sull’economia di una eventuale uscita della
Gran Bretagna dall’Ue. All’appuntamento partecipa anche il
governatore della banca d’Italia, Ignazio Visco. (ANSA)