(G.F.), Panorama 9/6/2016, 9 giugno 2016
PER FARE IL PIENO 116 EURO IN PIÙ
Cari automobilisti, la festa è finita: con il prezzo del petrolio che è tornato a salire e che ora oscilla vicino a quota 50 dollari, gli italiani spenderanno mediamente, su base annua, circa 116 euro in più per fare benzina. Il calcolo è del centro studi Nomisma Energia: il consumo medio degli italiani, infatti, è intorno ai 1.050 litri all’anno e poiché negli ultimi tre mesi il prezzo della benzina verde è passato da 1,36 euro al litro a oltre 1,47 euro, l’aggravio annuo è di 116 euro.
Se n’è così andato in fumo parte del grande risparmio che il crollo delle quotazione di greggio aveva portato in dote agli automobilisti. Ai primi di febbraio la quotazione del petrolio texano Wti era scesa abbondantemente sotto i 30 dollari al barile, e il Brent del Mare del Nord seguiva a ruota. Valori inferiori del 70 per cento rispetto al luglio del 2014, quando l’oro nero costava oltre 100 dollari al barile.
Per un automobilista italiano la caduta del greggio si era tradotta in un risparmio di circa 500-600 euro all’anno. Ma adesso dovrà «accontentarsi» di un vantaggio più contenuto, di poco meno di 400 euro all’anno. E in futuro che cosa succederà? Giovedì 2 giugno a Vienna i membri dell’Opec, l’organizzazione che riunisce 13 tra i più grandi esportatori di petrolio, non hanno trovato un accordo per ridurre la produzione (l’Iran è contrario). Una non-decisione che in teoria dovrebbe far scendere le quotazioni. Ma molti analisti ritengono che i prezzi si manterrano invece intorno ai 50 dollari al barile per tutto il resto dell’anno e forse anche nel 2017.
(G.F.)