varie, 6 giugno 2016
SERENATA «Ho fatto una serenata sotto casa di Rachele, la sera prima di sposarmi. In Ciociaria si usa così
SERENATA «Ho fatto una serenata sotto casa di Rachele, la sera prima di sposarmi. In Ciociaria si usa così. Ho cantato ”Rose rosse per te”» (Vincenzo Nibali, ciclista). POESIA «Il calcio di prosa risiede nell’organizzazione in campo, quello di poesia nelle persone che giocano. Il massimo esempio del calcio di poesia per la mia generazione è stato Maradona. Scientificamente è un “coso brevilineo-barattolato”, eppure nella mia memoria infantile lo vedo ancora lì gigantesco, in mezzo al campo prima di un Pisa-Napoli...» (Marco Malvalvi, scrittore). GIUSTO «Ieri notte ho pensato che facciamo uno sport bellissimo, ma anche pericoloso: è fondamentale essere tranquilli e concentrati, avere una buona relazione con gli altri piloti. E’ stata la cosa giusta da fare» (Valentino Rossi, pilota della Yamaha, a proposito della stretta di mano con Marc Marquez alla fine del Gp di Catalogna). RISPETTO «È stato un fine settimana difficilissimo: ognuno di noi ha corso in memoria di Luis Salom ed è stato toccante anche il minuto di silenzio nel paddock dopo il warm up. In pista prendiamo tanti rischi, è importante che ci sia rispetto: credo sia stato un bel GP per tutta la famiglia del Motomondiale» (Marc Marquez, pilota della Honda). ANIMALE «Io e ‘o animale? Comincia a girare per il verso giusto, ci capiamo. Rakim è un vincente e l’ho provato un anno fa sulla mia pelle, abbiamo giocato poco assieme quest’anno, lui poi in un ruolo che non ha mai fatto in carriera. Dipende tutto da noi: con questa intensità, perdendo qualche pallone di meno, gli avversari non esistono» (Alessandro Gentile, cestista, capitano dell’Olimpia Milano, impegnata nelle finali con Reggio Emilia). FAGIOLI «In tante cose mi sento più italiano che brasiliano: quando torno nel mio paese i miei amici dicono che ho l’accento italiano, una volta amavo i fagioli ma adesso se devo scegliere vado a un ristorante italiano» (Eder, attaccante oriundo dell’Inter della Nazionale italiana). EPOCA «Spesso mi sono paragonato a Federer e Nadal, ma solo per far capire che è stata la loro presenza a permettermi di migliorare giorno dopo giorno. All’inizio, non è stato facile accettare di giocare nella loro stessa epoca. Loro hanno cambiato il nostro sport, ma penso che ciascuno di noi, a modo suo, abbia contribuito a quest’epoca eccezionale della storia del tennis» (Novak Djokovic, tennista, numero 1 e fresco vincitore del Roland Garros).