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 2016  giugno 04 Sabato calendario

LA FAVOLA CRUDELE DEI PICCOLI GRANDI EROI

IL piccolo disperso è stato ritrovato dopo sei giorni. Tutto è bene quel che finisce bene e il fatto che la vicenda del bambino smarrito nella foresta dell’isola settentrionale di Hokkaido infestata dagli orsi abbia provocato in tutto il paese un’accesa discussione sulla liceità di mezzi di punizione eccessivi-Scendi dalla macchina! Sparisci! - è di certo un risvolto positivo della vicenda. In Giappone si tende ancora, assai spesso, a considerare i bambini come proprietà della famiglia, non come soggetti di diritti , anche se forse non c’è paese al mondo in cui siano più viziati e coccolati, almeno fino a quando raggiungono l’età in cui li si obbliga a comportarsi da veri uomini, che è intorno ai sette anni, tanti ne ha appena compiuti Yamato Tanooka, l’eroe di questa storia. Anche se bisognerebbe ricordare che all’infanzia da noi, in Occidente, sono stati da poco riconosciuti propri diritti.
Cosa erano una volta i bambini? Piccoli esseri dall’esistenza incerta dei quali si poteva disporre a piacimento, come nella favola di Pollicino, abbandonato assieme ai fratellini nella foresta, infestata dagli orchi, non dagli orsi, che però riesce a sopravvivere perché è ingegnoso, furbo, coraggioso. Proprio come Yamato, smarritosi per una punizione, non come Pollicino per la disperazione dei suoi genitori costretti a tanto dalla fame. Eppure di favole tanto crudeli e realistiche, permane il ricordo come un’ombra funesta nella psiche collettiva. In quella giapponese sono vivi però anche altri ricordi, risalenti a un’epoca più recente, quella della Seconda guerra mondiale, quando il paese si arrese ma rimasero sperduti in terre lontane, nelle giungle dell’Indocina, del Borneo, delle Filippine, soldati solitari decisi a continuare la lotta. E in molti sopravvissero addirittura per anni.
Così è notevole come nei commenti della stampa nipponica il bambino Yamato, sia stato lodato come un esempio di resistenza alle avversità, sette giorni al freddo, con niente da mangiare, appena qualche graffio sulle gambe, la forza della volontà, una tempra d’acciaio, la resilienza come valore massimo… Elogi che ne hanno fatto l’eroe di una favola, ogni paese ha le sue, antiche o moderne, oscurando in parte le critiche ai genitori.