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 2016  giugno 03 Venerdì calendario

UNO «Come sempre nei motori, il guaio sta in un piccolo pezzo da un euro» (Valentino Rossi, pilota della Yamaha, a proposito del guasto al limitatore che lo ha costretto al forfait al Mugello, domenica scorsa)

UNO «Come sempre nei motori, il guaio sta in un piccolo pezzo da un euro» (Valentino Rossi, pilota della Yamaha, a proposito del guasto al limitatore che lo ha costretto al forfait al Mugello, domenica scorsa). DIECI «Chi si diverte a prendere in giro Thiago per il numero 10 dovrebbe fare due palleggi con lui e pulirsi la bocca prima di parlarne: lui ha vinto tutto coi club e speriamo vinca anche in Nazionale. Tecnicamente forse è l’unico che merita quella la maglia: è un maestro» (Daniele De Rossi, calciatore, centrocampista della Roma e della Nazionale, in difesa del compagno Thiago Motta). TRENTASEI «La Nazionale di oggi ha poco talento? È una questione di scelte obbligate: nel 2006 Lippi aveva a disposizione il 66% di italiani nel nostro calcio, oggi siamo appena al 36%» (Fabio Cannavaro, ex calciatore, ora allenatore dell’Al-Nassr). STILE «All’interno del Milan oggi non tornerei perché abbiamo delle visioni completamente opposte. Con chi dovrei parlare di calcio? Potrei cambiare il mio stile di vita solo per qualcosa di incredibilmente emozionante» (Paolo Maldini, ex calciatore, ora direttore tecnico del Miami Fc, di cui è comproprietario). PRECARI «Oggi fare l’allenatore in Italia è difficilissimo, quasi impossibile. Siamo dei precari: perdi tre partite e puoi andare a casa. La credibilità è fondamentale e basta smarrirne un filo per avere problemi, perché i giocatori ti pesano, ti valutano in ogni momento. Il calciatore percepisce se la strada che vuole seguire il tecnico è per lui conveniente. E davanti alla squadra il club ti deve tutelare, sostenere le tue scelte» (Marco Giampaolo, allenatore, l’ultima stagione sulla panchina dell’Empoli). MASCHI «In casa c’erano sempre moto e noi passavamo il tempo facendo motocross nei campi. Un giorno, avevo 6 anni, mio padre mi iscrisse a una selezione in pista, fui quinta su 200 bambini. È cominciato così. Gli sport mi piacciono tutti, ma la moto è stata un amore naturale. E da competitiva come sono ho sempre voluto battere i maschi» (Maria Herrera, pilota di moto, unica donna iscritta alla Moto3). PENSIERI «Ma ci pensate che cosa sarebbe giocarsi l’oro olimpico qui, a Roma, in casa? Avrò 32 anni, ci posso pensare...» (Gianmarco Tamberi, saltatore in alto, a proposito della candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024).