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 2015  giugno 03 Mercoledì calendario

ALLA DUCHESSA PIACE CALDO E DAL SAPOR FRANCESE

Adorava potages e intingoli, cacciagione e bonbon, portate elaborate e non certo per palati facili. Ma oltre che buongustaia, Maria Luigia d’Asburgo era intraprendente e piena di idee. Per celebrare i duecento anni dal suo arrivo a Parma e l’inizio del suo lungo regno, conclusosi con la morte nel 1847, la città emiliana mette in campo per tutto il 2016 una serie di iniziative, dalle mostre agli itinerari nei luoghi luigini.
Legata all’Emilia dalla ragion di stato, che con il Congresso di Vienna le assegnò Parma, Piacenza e Guastalla, la figlia dell’imperatore Francesco I d’Austria fu amatissima dai suoi sudditi. Dopo il matrimonio con Napoleone, che l’aveva resa brevemente imperatrice dei francesi, giunse a Parma con l’amato generale Adam Albert von Neipperg, e la modellò a sua immagine: dalla profonda ristrutturazione della reggia di Colorno (sua l’idea del giardino alla francese) al Teatro Regio, il tempio della lirica che fece costruire e inaugurò nel 1829, la sua impronta è ovunque.
Così anche il neonato festival enogastronomico Gola Gola, che dal 10 al 12 giugno mette la città a tavola con oltre cento eventi, le rende omaggio. Il 10 giugno è prevista una visita guidata al delizioso museo Glauco Lombardi, dove si conservano i suoi oggetti e alcuni documenti: dagli abiti ai raffinati servizi in porcellana, alla «coppa della puerpera», usata per offrirle il primo brodo dopo la nascita di Napoleone Francesco Giuseppe Carlo che assunse subito il titolo di Re di Roma, al centrotavola che adornava il desco ducale.
Al Convitto Nazionale, dove gli studenti portavano le sue iniziali sulla divisa, verrà invece allestito l’11 giugno «Il banchetto di sua maestà», per evocare gli elaborati pasti della sua tavola. Sebbene i figli reclamassero a volte la semplice e gustosa polenta al burro, Maria Luigia era, dal punto di vista culinario, di stretta osservanza francese.
Così verrà evocata la magnificenza dei suoi pranzi e verranno serviti, tra gli altri, zuppa d’erbe, faraona guarnita di cavolo rapa ed épinards, mimosa di uova sode agli asparagi, il luccio in carpione, il bue con salsa di raifort, tortelli verdi dolci, i cioccolatini alla violetta e la bavarese di mandorle con salsa di lamponi, tutti piatti ispirati ai menu dell’epoca. Troppo pesante? Per digerire arriva il liquore all’erba Luigia, a base di verbena odorosa. Durante il pasto si ricorderà agli ospiti che fu proprio la duchessa, seguendo l’esempio del principe russo Aleksej Kurakin, a introdurre l’abitudine di servire le pietanze una alla volta invece che tutte insieme sulla tavola, in modo che si mantenessero calde. Tutti, insomma, dobbiamo qualcosa al suo ingegno di nobildonna. Info: http://www.golagolafestival.it e www. marialuigia2016.it