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 2016  giugno 02 Giovedì calendario

ALLE OLIMPIADI PIÙ INVIATI RAI CHE ATLETI

Per le Olimpiadi 2016 di Rio al momento la squadra di atleti italiani è arrivata a quota 146. Quasi la metà di Londra 2012 e un terzo dei record raggiunti in altre occasioni. La squadra potrebbe ancora lievitare, perché è aperta la qualificazione di basket, pallavolo e qualche altra disciplina. Se sarà un po’ più striminzita del passato, non c’entrano i timori per il virus zika per cui ha lanciato l’allarme l’Organizzazione mondiale della sanità. Semplicemente gli italiani sono più brocchi del solito, e molti protagonisti attesi non ce l’hanno fatta a qualificarsi. Di sicuro chi non ha paura del virus è lo squadrone di Rai sport. Lì non c’è da qualificarsi, e le truppe di inviati con tecnici al seguito stanno lievitando di ora in ora nella speranza di accalappiare la grande occasione della vacanzona estiva a Rio de Janeiro e dintorni. Nella composizione dello squadrone dell’informazione sportiva della tv di Stato ha certamente un peso la grandeur ritrovata, visto che le ultime Olimpiadi sono state vissute con sofferenza: Rupert Murdoch aveva catturato gran parte del pacchetto di diritti televisivi, e la Rai ha dovuto accontentarsi di circa 200 ore di trasmissione, limitando ovviamente la trasferta degli aspiranti inviati. Brasile 2016 è la grande rivincita, e ci vorranno jumbo ad hoc per trasferire laggiù le valigie di chi punta alla sua grande occasione. Le liste non sono ancora ultimate, ma qualcosa si può capire da una ricerca di mercato che la tv di Stato ha concluso proprio il 25 maggio scorso: quella per un pacchetto misto di sim voce/dati e solo dati di un operatore telefonico brasiliano da consegnare al proprio personale inviato laggiù prima per i giochi olimpici, e poi per quelli para-olimpici che come sempre negli stessi luoghi seguiranno a ruota. Il pacchetto sim voce ricercato era piuttosto consistente: 230, da consegnare a giornalisti e tecnici inviati a seguire i grandi eventi sportivi. Ogni sim ricercata dalla tv di Stato italiana deve avere caratteristiche base: un minimo di credito caricato sopra, 500 minuti di telefonate nazionali (Brasile su Brasile) in voce senza scatto alla risposta, e «minimo 2 Gb di bundle dati, traffico voce e SMS gratuito». Le sim verrebbero così noleggiate per i 230 fortunati possessori (quasi il doppio della delegazione degli atleti italiani nella sua attuale formazione) solo fino al termine delle due manifestazioni. Qualcosa più di un mese. Verrebbero poi aggiunte altre 69 sim brasiliane solo dati, che servano per agevolare il trasferimento di file audio e video o per la trasmissione stessa di alcune dirette. Le caratteristiche richieste sono «Sim Dati LTE e Nano per trasmissione streaming Broadcasting», e dovranno prevedere un «bundle minimo di 10 GB ricaricabile» se Lte e uno di 5 GB se di tipo Nano. La Rai ha specificato che la tipologia delle SIM dovrà essere micro o Tri-Cut e dovranno essere del tipo «usa e getta». Secondo la ricerca di mercato effettuata la negoziazione del «servizio di brokeraggio indirizzato al noleggio delle SIM e traffico voce e Dati di operatori brasiliani», dovrebbe non eccedere la cifra di 75.000 euro al netto dell’Iva. Questo ovviamente per non pesare eccessivamente sulle casse aziendali già oberate dai costi di trasferta, pernottamento e mantenimento di questo vero e proprio esercito di inviati sportivi specializzati. Se si pensa al diluvio di polemiche politiche che è sempre seguito a una certa sovrabbondanza di inviati della tv di Stato in brevi eventi all’estero (con 5 microfoni a registrare le stesse battute dello stesso protagonista), c’è da attendersi fuoco e fiamme su questi grandiosi programmi brasiliani di Antonio Campo Dall’Orto e dei suoi cari inviati.