varie, 2 giugno 2016
ATTESE «Noi si ragiona per quadrienni. In mezzo ci sono gli Europei e i Mondiali, ma lo scopo è sempre stato quello di arrivare in Brasile al massimo della forma» (Gregorio Paltrinieri, nuotatore)
ATTESE «Noi si ragiona per quadrienni. In mezzo ci sono gli Europei e i Mondiali, ma lo scopo è sempre stato quello di arrivare in Brasile al massimo della forma» (Gregorio Paltrinieri, nuotatore). FIDUCIA/1 «Sono il capovoga, il leader dell’equipaggio: do il ritmo, faccio rispettare la strategia. È importante che gli altri si fidino» (Giuseppe Viciono, canottiere). FIDUCIA/2 «Per la persona che sono, nel momento in cui non sento più la fiducia del primo giorno, mi faccio da parte. Dico: è ora di cambiare, provare un’altra avventura, ritrovare quella fiducia altrove. La fiducia da parte della società, dell’allenatore, dei compagni… la fiducia è determinante. Soprattutto per un attaccante» (Alberto Gilardino, calciatore, attaccante del Palermo). MORTO «Uno è finito solo quando è morto. Balotelli ha fatto passi importantissimi nella sua vita privata, e ora che non fa più stronzate deve ritrovare il suo equilibrio da calciatore. Perché è un grande calciatore. Se Balotelli avesse avuto la mentalità di Zlatan, Messi avrebbe avuto qualche pallone d’oro in meno» (Mino Raiola, procuratore calcistico). SEGRETI «Il rapporto coi giocatori non deve essere vissuto da agente segreto, l’allenatore non è che vuole scoprire e sapere. Anche qui, tutto deve essere abbastanza naturale. Conoscersi al di fuori credo abbia una sua funzione e può dare dei vantaggi. Ma se lo fai da guardiano non va bene» (Roberto Donadoni, allenatore del Bologna). TRANQUILLO «I successi che ho ottenuto sono arrivati nei momenti di massima tranquillità, quando mi sono sentito libero dalle pressioni» (Vincenzo Nibali, ciclista). AMORE «La scelta di Moratti e di Berlusconi è un atto d’amore nei confronti delle loro squadre del cuore. Per restare ai vertici del calcio mondiale ormai è inevitabile affidarsi alle grandi potenze economiche. Come ha spiegato Berlusconi solo loro possono permettersi di spendere 200-250 milioni l’anno» (Marcello Lippi, allenatore, a proposito della cessione di Milan e Inter a cordate cinesi). CORAZON «Il mio corazón, il mio cuore è sempre a Torino, per me l’Italia è lì: ci ho vissuto cinque anni, tutti sono stati gentili con me e la Juventus mi ha permesso di diventare un grande calciatore e una persona migliore. Dunque, sì, un giorno potrei tornare anche come allenatore, nella vita non si sa mai» (Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid).