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 2016  maggio 24 Martedì calendario

CIRCO «Non mi prendo mai sul serio. Sono forse un professore, un maestro? Ma va là. L’unica cosa che c’è da capire è che tutto questo, tutta la nostra vita, è un circo» (Eric Cantona, ex calciatore, che ha appena compiuto cinquant’anni)

CIRCO «Non mi prendo mai sul serio. Sono forse un professore, un maestro? Ma va là. L’unica cosa che c’è da capire è che tutto questo, tutta la nostra vita, è un circo» (Eric Cantona, ex calciatore, che ha appena compiuto cinquant’anni). PAROLE «Muhammad Ali non aveva a disposizione i mezzi di oggi, eppure le sue parole hanno raggiunto molte più persone di quanto probabilmente accadrebbe ai nostri giorni. Forse la gente non ascolta più come una volta. O forse gli atleti non sentono la stessa necessità di prendere posizioni nette» (Pelé). TRANQUILLO «Ho un carattere tranquillo. Dipende tutto dalla mia famiglia: mio padre era calmo, non gridava mai, non mi ha mai preso a calci. E così pure mia madre» (Carlo Ancelotti, allenatore, dalla prossima stagione sulla panchina del Bayern Monaco). MINIMO «Sono cresciuto per anni con il minimo indispensabile, vivo ancora così. Non è tirchieria, ma do valore ai soldi. Ho la fortuna di guadagnare bene ma non per questo li butto. La cosa che mi piace più comprare? Scarpe da ginnastica» (Andrea Dovizioso, pilota della Ducati in MotoGp). BRUTTO «Hai presente uno brutto, ma brutto davvero? Ecco. Però questo tizio vuole uscire con la ragazza più carina della compagnia. E’ il suo pensiero fisso. Ci prova, ogni giorno è un piccolo passo in avanti. E alla fine ce la fa: perché se ci credi, nella vita è solo questione di tempo» (Andrea Iannone, pilota della Ducati in MotoGp). PAURA «A Rio anche gli altri avranno paura di me. Diranno “lui è il campione europeo”. Non più solo il bel ragazzo che sorride bene e ha gli occhi verdi, ma uno che ha vinto qualcosa» (Luca Dotto, medaglia d’oro agli Europei nei 100 stile libero). IDOLI «L’unico momento in cui mi sono preoccupata per il futuro del tennis è stato quando si ritirò Borg, perché lui era l’idolo di tutti. Mio dio, mi dissi, cosa succederà ora al tennis? Poi sono arrivati McEnroe, Lendl, Becker... E il tennis è diventato ancora più forte. Nessun giocatore è più grande dello sport che gioca» (Chris Evert, ex tennista, vincitrice di sette Roland Garros tra gli anni ’70 e ’80). BASTA «C’è la tendenza a romanzare le nostre vite, a parlare della boxe come rivalsa sociale. Anche quando ho vinto il titolo, più che del successo si è scritto del ragazzo che “dalla palestra popolare” è arrivato in cima al mondo. Ma basta!» (Giovanni De Carolis, pugile, campione mondiale Wba dei supermedi).