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 2016  maggio 24 Martedì calendario

PIANTO «Inizierò a soffrire a metà luglio, quando la squadra andrà in ritiro e io non ci sarò. La realtà è che non mi sono ancora sfogato, non ci ho ancora fatto su un bel pianto

PIANTO «Inizierò a soffrire a metà luglio, quando la squadra andrà in ritiro e io non ci sarò. La realtà è che non mi sono ancora sfogato, non ci ho ancora fatto su un bel pianto. Avrei voluto che succedesse a San Siro nell’ultima partita con la Roma, ma nulla. Prima o poi crollerò, in privato» (Christian Abbiati, ex portiere del Milan che si è appena ritirato). SCEMO «Prima di questo Giro ho subito mille pressioni. Sono diventato scemo. Il fatto è che io mi metto pressione da solo, mi creo aspettative altissime. Poi ci sono i tifosi, voi giornalisti… Tanti, tutti, troppi si aspettano sempre il massimo da me. Come se dovessi sempre vincere» (Vincenzo Nibali, ciclista). FILOSOFIA «Ero tentato anch’io dall’Atletico Madrid, prova che di calcio ne capisco, ma per imparare un altro stile. Non ho rimpianti. Per me è più difficile vincere costruendo, che distruggendolo. Ma l’Atletico ha creduto fino in fondo alla sua filosofia ed è stato premiato con la finale di Champions» (Thiago Motta, calciatore, centrocampista del Psg e della Nazionale italiana). VISIONI «Visualizzare mi aiuta molto. Lo faccio sempre, anche mentre gareggio: chiudo gli occhi, ripeto mentalmente i movimenti e vivo le emozioni di quegli attimi. Come se fossero reali» (Francesca Dallapè, tuffatrice). LEGGERA «Una brava tuffatrice deve essere leggera ma potente. Avere coraggio, capacità di concentrazione e la forza di fare sacrifici» (Tania Cagnotto, tuffatrice). VELOCE «A questi livelli, che tu vada a 350 o a 300 non puoi sbagliare. Uno normale non ci arriva a quelle cose. A noi per occhio e velocità mentale sembra di andare a 100 all’ora, è un qualcosa a cui siamo abituati, razionalmente non ci puoi riuscire» (Andrea Iannone, pilota della Ducati, che al Mugello domenica scorsa ha raggiunto il record assoluto di velocità in MotoGP: 354,9 km/h). BISCIA «Da quando cominciai mi dicevano che nuotavo male, anticonformista, al contrario di ciò che spiegano i libri di tecnica o insegnano i tecnici. La mia nuotata non è bella esteticamente, si vede che sembro una biscia che va storto, di spalla ma mi fa galleggiare tantissimo, la mia gara dura di più e si vede tutto di più. Ma stare sul mio passo è dura per tutti perché è veloce. E’ questa la mia forza» (Gregorio Paltrinieri, nuotatore).