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 2016  maggio 16 Lunedì calendario

NTV, LA SFIDA A FS ARRIVA DALLA STRADA CON I PULLMAN LA RETE DIVENTA CAPILLARE

Deve essere di moda per chi si occupa di treni: aumentare il fatturato alleandosi come il trasporto su gomma. Se le Ferrovie dello Stato studiano il dossier per fondersi con Anas, Nuovo Trasporto Viaggiatori punta sugli autobus. Non per sempre, ovviamente: in attesa che arrivino i nuovi super-convogli commissionati al colosso francese Alstom. E muovere così la sua prossima offensiva nei confronti del Frecciarossa, quattro anni dopo essere entrati – caso unico in tutta Europa – nel mercato dell’alta velocità ferroviaria. I l tutto in attesa di chiarire cosa accadrà ai vertici della società, dopo l’improvviso passaggio di Flavio Cattaneo a Telecom Italia, a poco più di un anno dalla sua chiamata al capezzale di Ntv.
LA SUCCESSIONE
Una sostituzione non facile, visto che l’ex amministratore delegato di Fiera Milano e di Terna era riuscito nell’impresa di portare Ntv all’utile pre-tasse per la prima volta dalla sua nascita (1,8 milioni, contro il “rosso” di 85 milioni di fine 2014). Al punto che i soci hanno deciso di prendere tempo: secondo fonti finanziarie vicine al gruppo, una ricerca vera e proprio di un nuovo manager non sarebbe nemmeno iniziata. Con una motivazione che Cattaneo potrebbe appuntare al petto come una medaglia: il piano di risanamento è ben avviato e va soltanto messo in pratica quello che aveva già programmato per i prossimi mesi. E che ha portato a risultati positivi anche nei primi tre mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo di un anno fa: con i ricavi in crescita del 24 per cento e i passeggeri saliti di un ulteriore 40 per cento.
IL COMITATO
Ecco spiegato come mai la variegata compagine dei soci (che va dagli imprenditori Luca Montezemolo e Diego Della Valle, a Banca Intesa e comprende anche la società pubblica francese Sncf) hanno deciso di affidare la gestione – in via provvisoria – a un comitato strategico composto da ben cinque persone. Ne fanno parte lo stesso Montezemolo, il presidente di Ntv Andrea Faragalli, il direttore commerciale Fabrizio Bona, il direttore operations Gianbattista La Rocca e il responsabile dell’area finanza Roberto Vitto. Oltre allo stesso Cattaneo, che è rimasto anche socio del gruppo con una quota del 4 per cento del capitale azionario. Di fatto, inaugurando la figura del manager part-time, caso unico nel panorama delle aziende di un certo livello. Anche se non sarà facile per Cattaneo lavorare su due fronti, di cui uno Telecom Italia, società che sta vivendo un complesso passaggio proprietario e tecnologico.
TRENI E PULLMAN
La sinergia tra treni e pullman, del resto, era stata proprio una sua idea. In attesa che arrivino i nuovi 8 convogli commissionati ad Alstom (che potrebbero salire fino a 12) e il cui sbarco sulle linee dovrebbe avvenire per la fine del 2017, l’idea è quella di conquistare più passeggeri andandoli a prendere dove l’Alta Velocità non arriva. Si tratta, nei fatti, di un ulteriore potenziamento del progetto Italobus. Come funziona? Al momento, con i treni Italo il servizio di Ntv copre le tratte Torino- Milano-Roma-Salerno e Roma- Venezia. Per supplire alla mancanza di collegamenti regionali di cui invece dispone il “concorrente”, Ntv ha dato il via a un servizio di collegamenti in pullman. L’esordio è stato con il servizio che fa capo alla stazione dell’Alta velocità di Reggio Emilia, da cui si possono raggiungere cinque città nella regione più Cremona e Mantova.
I COLLEGAMENTI
Ma con l’estate saranno introdotti nuovi collegamenti. Il primo interesserà la Lombardia: visto che dal primo marzo scorso Italo ferma anche alla stazione di Brescia, per placare le polemiche sollevate a Bergamo, anche nella città orobica verrà istituito un servizio via autobus con Milano. Il secondo ha una valenza più turistica: da Salerno, Italobus consentirà ai viaggiatori di raggiungere da un lato la Basilicata (sia Matera che Potenza) sia il Cilento. Da parte sua, l’azienda si dice soddisfatta dai risultati ottenuti: da inizio anno sono stati staccati circa 15mila biglietti per il servizio via pullman, con oltre 4mila passeggeri trasportati da Brescia e una crescita dichiarata del 20 per cento in media al mese. In ogni caso, ancora per un anno e mezzo Nuovo Trasporto Viaggiatori non ha grandi alternative per crescere ulteriormente. Non fino a quando arriveranno i nuovi treni che potranno aggiungersi ai 56 collegamenti attuali dei treni dell’Alta Velocità (cresciuti del 4,2 per cento rispetto al 2014). Senza contare che anche sul “load factor”, la percentuale di occupazione dei posti disponibili, si è già lavorato parecchio: a fine 2015 ha raggiunto il 71 per cento, contro il 51,7 per cento della fine del 2014.
I NUOVI TRENI
Ma non sono esclusi nuovi investimenti sui treni. Sempre nell’ultimo anno, Cattaneo ha potuto presentarsi ai soci non solo con il ritorno all’utile operativo, ma anche con un debito netto calato di un centinaio di milioni dai 683 di fine 2014. Questo potrebbe consentire alle banche (tenendo conto di Intesa nel doppio ruolo di socio e di istituto finanziatore) di riaprire i cordoni della borsa e finanziare l’acquisto di qualche convoglio in più: nel contratto con i francesi di Alstom sono previsti 20 anni di manutenzione e l’opzione per altri quattro treni. Proprio per i risultati economici raggiunti, la chiamata di Cattaneo in Telecom rende più complicata la situazione. Se è vero che il manager lombardo, trasferitosi a Roma ai tempi della direzione generale della Rai, ha garantito che in questa prima fase il suo impegno – per quanto molto più limitato per ovvie ragioni – non verrà meno, sarà difficile trovare un sostituto con le sue caratteristiche.
CONTI MIGLIORI
Da un lato ha lavorato sul taglio dei costi, convincendo i sindacati dell’ineluttabilità del ricorso alla solidarietà per consentire il rilancio finanziario del gruppo e riducendo il numero dei dirigenti che – a suo avviso – era eccessivo per una società che nella sua fase di avvio deve affrontare un monopolista ad alto peso specifico. Dall’altro lato, ha puntato i piedi nei confronti proprio di Ferrovie facendo leva anche sull’Autorità dei Trasporti per un miglioramento delle condizioni dell’offerta, in modo che venissero rispettate le parità condizioni di mercato e di libera concorrenza. La prima battaglia è stata per avere maggiore visibilità all’interno delle stazioni, a partire dalla Centrale a Milano e a Roma Termini, con un aumento degli sportelli e delle biglietterie automatiche, cresciute negli ultimi dodici mesi con 132 nuove postazioni. Al fine del risanamento dei conti non è stato secondario aver ottenuto i “certificati bianchi” concessi dall’Authority per l’energia alle attività che permettono di ridurre le emissioni di Co2. In bilancio sono andati così 8 milioni che hanno contributo a riportare in terreno positivo il margine operativo lordo (a quota 58 milioni a fine 2015, contro il risultato negativo di 10 milioni di un anno prima).
MARKETING AGGRESSIVO
Infine, Ntv ha fatto leva su massicce campagne pubblicitarie televisive e sconti che hanno cercato di attirare soprattutto la componente più giovane dei passeggeri. Sfidando anche le polemiche: per esempio, quando ha offerto promozioni fino al 30 per cento in occasione del Family Day, a coloro i quali volevano raggiungere Roma dal resto d’Italia. In realtà, una pura opzione commerciale, visto che una simile iniziativa è stata promossa anche per il Gay Pride. Per Ntv, sono occasioni per intercettare il flusso dei passeggeri: medesima promozione è stata ora lanciata in vista delle elezioni ammini-strative per chi vuole tornare a votare per i sindaci nei propri comuni di residenza. È la strategia di Ntv, puntare su eventi particolari per agganciare nuovi clienti e fidelizzarli.
Luca Pagni, Affari&Finanza – la Repubblica 16/5/2016