varie, 15 maggio 2016
RABBIA «Adesso, ogni volta che gareggio, affronto la vasca arrabbiato; e questa rabbia mi dà altra carica per fare di più
RABBIA «Adesso, ogni volta che gareggio, affronto la vasca arrabbiato; e questa rabbia mi dà altra carica per fare di più. Mi è bruciato troppo aver visto il Mondiale di Kazan da casa. Magari, forse, avrei potuto dire la mia in qualche gara... Per questo a Rio mi piacerebbe avere una piccola rivincita personale» (Gabriele Detti, nuotatore). TESTE «Presto con Ferrero ci ritroveremo e analizzeremo se le nostre ambizioni ed esigenze coincidono. A quel punto vedremo se possiamo stare ancora insieme. Sia chiara una cosa, però, io so stare al mio posto. Ferrero, al mio arrivo, mi aveva chiesto un parere globale, io l’ho dato perché era mio dovere farlo, ma non sono un tagliatore di teste» (Vincenzo Montella, allenatore della Sampdoria). RIGHE «Andrò avanti fino a Wimbledon, poi tirerò una riga e deciderò cosa fare. Non so se finirò la stagione. L’idea di fare l’allenatrice c’è. Vorrei farlo con un top player, per vincere un altro Slam. Anche con uomini, non ho problemi» (Francesca Schiavone, tennista). PALLA «Ho praticato il canottaggio dai 7 ai 12 anni. Poi però alle scuole medie un professore vedendo la mia stazza mi ha detto: perché non provi con la pallavolo? E fu una folgorazione. Uno sport in cui non mi allenavo più da solo, ma con i coetanei e la palla a quell’età fa la differenza» (Andrea Giani, ex giocatore di pallavolo, ora allenatore della nazionale slovena e del Verona).