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 2016  maggio 11 Mercoledì calendario

IRRIPETIBILE «Al presidente ho già detto: “Faccia conto che quest’anno non sia mai esistito, è irripetibile”

IRRIPETIBILE «Al presidente ho già detto: “Faccia conto che quest’anno non sia mai esistito, è irripetibile”. Io non voglio giocatori da 30-40 milioni che spaccano lo spogliatoio. Voglio gente che abbia lo spirito dei miei ragazzi, a cui ho sempre detto: “Non desidero che vinciate, ma che diate sempre il massimo”. E loro l’hanno fatto, così come lo faranno in Champions» (Claudio Ranieri, allenatore del Leicester). UMILI «Rimango il re degli umili» (il pugile Giacobbe Fragomeni dopo aver vinto l’Isola dei famosi) IMPALARE «In Italia il proprietario di un club non è proprietario di un cazzo. Possiede solo 60 stipendi da pagare. Se la squadra vince è un eroe; se perde un coglione da impalare» (Mino Raiola) RISPETTO «Mihajolvic ha fatto strane cose con me. Mi ha mancato di rispetto e non so quale fosse il suo interesse, ma mi è parso tutto molto strano. Il calcio comunque è così, si va e si viene, non mancherò di rispetto a nessuno e poi Donnarumma si merita di essere titolare» (Diego Lopez, portiere del Milan). SPIRITO «Il tema è lo spirito della squadra: per questo non voglio nessun telefono a tavola. Come faccio a conoscerti se non parlo con te, se non so come vivi? E in allenamento non ci si diverte, si lavora duro» (Marc Wilmots, c.t. del Belgio, primo avversario dell’Italia agli Europei). SOFFRIRE «Ora mi piace soffrire» (così Alex Schwazer, il marciatore azzurro che era stato sospeso per doping, dopo essersi qualificato per Rio) ANZIANA «Mai stato così facile e allegro allenarmi» (Tania Cagnotto, tuffatrice azzurra ora agli Europei di Londra). RIMPIANTI «Rimpianti? Non ne vale la pena. A che servirebbe ripensare alle partite che ho perso e avrei potuto vincere?» (Flavia Pennetta ex tennista azzurra) ROSICARE «Sì lo ammetto, ho rosicato. Volevo portare Ferrer al Tie Break ma non ce l’ho fatta» (Filippo Volandri, tennista) ONORE «Le mie vittorie resero la racchetta popolare, ne vado molto orgoglioso. Un campo a me dedicato? Per carità. Vanno dedicati solo a chi muore. E io ancora non ambisco a quell’onore» (Adriano Panatta, ex tennista). MORTO «Balotelli finito? Vale sempre la livella di Totò. Uno è finito solo quando è morto» (Mino Raiola, procuratore sportivo).