4 maggio 2016
Samantha Castagnino, 3 anni. Figlia della sudamericana Juana Francisca e di Stefano Castagnino, fino a un anno e mezzo fa aveva vissuto in Liguria coi genitori
Samantha Castagnino, 3 anni. Figlia della sudamericana Juana Francisca e di Stefano Castagnino, fino a un anno e mezzo fa aveva vissuto in Liguria coi genitori. Poi la Francisca aveva conosciuto in chat un Tonino Krstic di anni 31, origini serbe, una fedina penale piena di denunce e reati, furti, rissa, ricettazione, lesioni e maltrattamenti, una condanna per violenze. Se n’era invaghita e con la bimba s’era trasferita da lui in una baracca senza luce né acqua nel Pisano. L’uomo ben presto s’era rivelato «una belva» che riempiva di calci pugni e cinghiate sia lei che la bambina. La Juana Francisca più volte aveva provato a fuggire con la piccola, ma il Krstic le aveva sempre riacciuffate. Allora aveva asato a zero i bei riccioli scuri della bambina, di modo che l’uomo non potesse più acciuffarla per i capelli, strattonarla, farla volare in aria e lasciarla poi cadere sul pavimento. Dopo l’ennesimo pestaggio Samantha non dava segni di ripresa, lui tuttavia non volle portarla in ospedale: «Vi ammazzo tutte e due e vi seppellisco se non la rianimi», aveva detto alla compagna. La bimba, trovata cadavere tra cartoni e vestiti buttati accato all’immondizia, nuda, l’impronta di una scarpa sull’addome, lividi sul fianco, sul viso, sulla coscia sinistra il segno di una cinghiata. Giovedì 28 aprile in una baracca a Calambrone, a pochi chilometri da Pisa