varie, 3 maggio 2016
TANTOMENO «Alla fine, tutto quello che volevo dalla vita è essere uguale a mio padre, giocare a pallone come lui
TANTOMENO «Alla fine, tutto quello che volevo dalla vita è essere uguale a mio padre, giocare a pallone come lui. Niente di più. Non sognavo certo di diventare un grande campione. E tantomeno Pelé» (Pelé). MURATORE «Papà faceva il muratore, ma non ha mai fatto mancare nulla né a me né alle mie due sorelle. Ora non lavora più e io ho preso una casa per tutti loro. Che hanno sempre voluto il mio bene. Lui, qualche volta, mi portava a vedere il Boca Juniors. La fortuna è che da noi i biglietti non costano cari, come invece in Italia. E infatti gli stadi sono sempre pieni» (Leandro Paredes, calciatore, centrocampista dell’Empoli). FRETTA «Non capisco la fretta di fare tutto e subito. Serve gradualità, sbagliare ti aiuta, perché gli errori ti fanno crescere. Sono soddisfatto del mio percorso, non rimpiango nulla» (Rolando Maran, allenatore del Chievo Verona). BUS «Da giocatore ho passato quattro anni a Napoli e ho visto quasi dieci allenatori: di Zeman ho un gran ricordo, non si preoccupava dell’avversario, io invece sì. Lì conobbi Scoglio, professore nel preparare la partita e le tattiche, meno col gruppo: le trasferte coi titolari in aereo e le riserve in bus, una roba impensabile» (Roberto Stellone, allenatore del Frosinone). PASSIONI «“Sto qui a vita” non lo dico perché non sono ruffiano. Ma qui sto bene. Sono uno che vive di passioni, che sente l’ambiente e il gruppo. Questo gruppo è super e la gente mi vuole bene, mi trova e mi abbraccia» (Emiliano Viviano, calciatore, portiere della Sampdoria). CRISTALLO «Io non sono di cristallo, so che per essere al cento per cento devo fare lavori specifici e allenarmi più di altri, ma non voglio sentirmi limitato. Ho avuto quattro infortuni gravi in pochi anni, è logico che ci sia qualcosa di diverso nelle mie articolazioni, ma questo non deve significare che non posso reggere novanta minuti o più partite in una settimana» (Giuseppe Rossi, calciatore, attaccante del Levante). BASTA «Non tutto ciò che mi riguarda è già stato deciso. Al dopo tennis penso, certo, senza che diventi un’ossessione. Quando mi sveglierò e mi accorgerò che la motivazione non è più lì con me, quello sarà il giorno giusto per dire basta» (Roger Federe, tennista). CONSIGLI «Non sarò io a dare consigli a Federer. Io non mi sono mai ritirato dal professionismo: ho semplicemente smesso» (John McEnroe, ex tennista, ora commentatore tv).