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 2016  maggio 03 Martedì calendario

PSICOLOGO/1 «Mai stato da uno psicologo. Se ci andassi, poi sarebbe lui ad aver bisogno di cure...» (Andrea Iannone, pilota di Moto GP, della Ducati)

PSICOLOGO/1 «Mai stato da uno psicologo. Se ci andassi, poi sarebbe lui ad aver bisogno di cure...» (Andrea Iannone, pilota di Moto GP, della Ducati). PSICOLOGO/2 «Il mio difetto è l’istintività. Perciò dal 2012 lavoro con uno psicologo: mi ha insegnato a non innervosirmi, non farmi distrarre dagli avversari, isolarmi: un’ora prima della gara divento un automa e nulla più mi turba» (Marco Orsi, nuotatore). TANTO «Cosa mi piace del golf? Il fatto che dura tanto, che bisogna stare sul campo» (Renato Paratore, golfista, 19 anni, grande speranza dello sport italiano). SPORCO «Il mio vero idolo è papà Gustavo. Lui è un meccanico e mi ha trasmesso la passione per i motori. No, niente velocità, preferisco metterci le mani. Amo le auto d’epoca, a casa ne ho tre. Niente a che vedere con il calcio, è un hobby che mi sporca le mani ma mi libera la mente» (Diego Laxalt, calciatore, centrocampista del Genoa). SBAGLI «Se sbaglio è giusto che arrivino giudizi negativi, ma se faccio bene non si può dire che Ranocchia, a prescindere, ha giocato male. Starà a me comunque sbagliare meno e fare sempre meglio. Io sono contento delle mie prestazioni. Qui mi sto sentendo vivo rispetto agli ultimi anni all’Inter, dove ero un po’ sovrastato dalla negatività dell’ambiente» (Andrea Ranocchia, calciatore, difensore della Sampdoria). SCAPPATI «Quando vestivo la maglia del Milan io mi sentivo il capitano, il capo ultrà, il presidente. Avrei lottato anche per un decimo di quello che ho guadagnato. Oggi il problema è proprio questo, manca il senso di appartenenza: sento dire che questi non sono giocatori da Milan però sono forti e hanno una loro storia, non sono certo degli scappati di casa» (Rino Gattuso, allenatore del Pisa, ex centrocampista del Milan). VALIGIA «Noi allenatori siamo per natura dei precari, come dice Prandelli. A Coverciano mi dissero: la valigia dell’allenatore dev’essere piccola e sempre aperta sul letto. Non portatevi tanta roba, tenetevi sempre pronti ad andare via» (Fabrizio Castori, allenatore del Carpi). ADDIO «Se noi calciatori avessimo immaginato quanto è duro l’addio, avremmo fatto i pittori o gli scultori, per non smettere mai. I calciatori sono gli ultimi a cogliere il momento giusto per lasciare» (Jorge Valdano, ex calciatore, ex allenatore, ora scrittore).