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 2016  aprile 24 Domenica calendario

TROVARE I NUMERI NEL PARADISO

Essendo più facili da scrivere e più leggeri da leggere dei libri di storia, i romanzi spesso ne invadono il campo: anche quando si tratta di raccontare la vita di matematici veramente esistiti. Due esempi sono “Ipazia e la notte” di Caterina Contini e “Il matematico francese” di Tom Petsinis, che prendono a spunto Ipazia e Galois per le loro libere invenzioni: ovviamente, con molta attenzione per la loro vita e poca per il loro pensiero.
Invenzione per invenzione, tanto vale raccontare la storia di qualche matematico immaginario. Il capolavoro del genere è “L’uomo senza qualità” di Robert Musil, che ha appunto per protagonista il matematico Ulrich ed è scritto da un autore che aveva una sensibilità scientifica, sia per formazione che per elezione.
Ma nel genere esemplificato da questi titoli la matematica ricopre solo un ruolo di tappezzeria, come la musica dei bar. Molto più interessante e profonda è la sua funzione nella struttura del “Paradiso” di Dante, nella visione della storia di “Guerra e pace” di Tolstoj, nel penultimo capitolo dell’”Ulisse” di Joyce, nella configurazione del condominio di “La vita, istruzione per l’uso” di Perec, all’insegna del motto: “Più ce n’è e più conta, e meno si vede”.
PIERGIORGIO ODIFREDDI, la Repubblica 24/4/2016