Aldo Grasso, Corriere della Sera 24/4/2016, 24 aprile 2016
MA È GIUSTO PUNIRE LA PM «COTTA» DI GARKO?
La continenza sai è come il vento... Le nostre toghe sono chiamate ad attenersi al principio di continenza e guai a chi sgarra! Un sacrosanto principio, vien da dire. La continenza è il grado iniziale della temperanza, è moderazione nel soddisfacimento dei piaceri, è il dominio di sé nell’istinto sessuale. Veramente, in sede di diritto, significa una cosa più tecnica, ma sono quisquilie. Continenza è continenza.
Veniamo al punto: il Csm, organo supremo della magistratura, deve stabilire se Barbara Bresci, pm della Procura di Imperia, abbia superato i confini dell’obbligo di continenza. Tutta colpa di Garko, il fascinoso interprete delle soap . La Bresci, titolare dell’inchiesta sull’esplosione nella villa in cui Garko alloggiava nel febbraio scorso, in vista del Festival di Sanremo, si è lasciata andare su Facebook ad alcuni apprezzamenti: «Era bello? L’hai guardato anche per me?», le chiede un’amica. «Eccome...». E poi: «Ti sei rifatta gli occhi?». «Sì». Tanto è bastato perché il Csm aprisse un procedimento disciplinare.
Che alcuni pm sbaglino indagini, facciano dichiarazioni da manettari, rendano pubbliche le intercettazioni, straparlino a inchieste aperte, al Csm poco importa. Però se un attore è oggetto di apprezzamenti, bisogna intervenire! Non si sa mai: che davanti a Garko alla pm siano tornate in mente le parole di Sant’Agostino, «dammi la castità e la continenza, ma non ora»?