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 2016  aprile 26 Martedì calendario

ASSASSINI «Se non fossi diventato un calciatore professionista, avrei rischiato di diventare un assassino perché vivevo in una delle favelas più pericolose dove giravano droga e armi» (Felipe Melo, centrocampista dell’Inter)

ASSASSINI «Se non fossi diventato un calciatore professionista, avrei rischiato di diventare un assassino perché vivevo in una delle favelas più pericolose dove giravano droga e armi» (Felipe Melo, centrocampista dell’Inter). PAZZI «Il tennis dipende da un sacco di fattori. Quelli familiari, sì. Ma poi c’è il sorteggio, giocatori con cui ti piace giocare e contro cui non ti piace stare in campo, l’ordine di giornata, il tempo. Credetemi: pensare quello che ha fatto Novak in questi anni è da pazzi» (Boris Becker, ex tennista, ora allenatore di Novak Djokovic, numero 1 al mondo). ACETO «Una volta andai a casa di Ronaldo, in un condominio dove abitavano pure Dida, Roque Junior e altri. Ero già sbronzo quando andai a pigliare una bottiglia di vino dalla sua cantina. E me la scolai. Ma era il vino regalatogli da papa Giovanni Paolo II in una visita in Vaticano... Ronaldo si incazzò, voleva che gliela pagassi. Ma il vino sapeva d’aceto...» (Vampeta, ex calciatore brasiliano, ricordando la stagione in cui giocò all’Inter, nel 2000-2001). CONSIGLI «Come consiglio gli do quello di avere la testa più pulita possibile, io l’ho sempre avuta. Deve avere la massima concentrazione sempre, per gestire tutti i momenti della partita e tutti i movimenti, suoi e della difesa» (Dida, ex portiere del Milan, a proposito di Donnarumma, l’attuale portiere rossonero). MODE «Le mode passano. Sento parlare di calcio moderno da allenatori che vantano il cambio del modulo in corsa e mi viene da ridere. Lo facevo a Cagliari già 20 anni fa. Pubblicizzare il proprio prodotto, autopromuoversi, vendere la Fontana di Trevi, siamo sempre da quelle parti» (Claudio Ranieri, allenatore del Leicester). AMICI/1 «A gennaio De Laurentiis avrebbe dovuto rinforzare l’organico e non l’ha fatto. Io non sono suo amico, io voglio solo il meglio per la gente di Napoli. Sono certo che quest’anno i tifosi si aspettavano qualcosa d’importante» (Diego Armando Maradona, a proposito dello scudetto conquistato dalla Juventus). AMICI/2 «Di natura sono un tipo introverso e non mi piace chiacchierare con tutti. Ho una cerchia ristretta di amici con cui sono totalmente diverso. Spesso anche mia madre si lamenta che non le dico le cose, ma sono fatto così: da bambino quando i miei genitori si sono separati ho iniziato a parlare poco» (Andrea Bargnani, giocatore di basket, dei Brooklyn Nets).