Maria Teresa Cometto, Corriere Economia 25/4/2016, 25 aprile 2016
APPLECAR A LEZIONE DA TIM COOK SIRI ALLA GUIDA, VOLANTE COL SENSORE
Un’auto elettrica, «guidata» dall’assistente virtuale Siri e con il parabrezza a realtà aumentata. Così gli AppleCarFans (la mania è tale che già un sito è dedicato a loro!) sognano la futura smart-car della Apple. Una specie di iPhone o iPad a quattro ruote dove guidare è l’ultima delle preoccupazioni, come telefonare ormai è l’ultima delle funzioni usate da chi possiede uno smartphone.
Le voci
Apple non ha mai confermato ufficialmente di avere in preparazione un’automobile intelligente. Ma il suo è un segreto di Pulcinella, come ha detto con una battuta Elon Musk, il ceo (amministratore delegato) di Tesla, la casa automobilistica famosa per le sue auto elettriche high-tech: « difficile nascondere qualcosa se assumi mille ingegneri per costruirla». Tanti sono gli esperti di hardware e software che — secondo le indiscrezioni diffuse nella Silicon Valley — stanno lavorando sulla iCar.
E proprio dalla Tesla la Apple ha reclutato l’ultimo top manager per guidare il suo progetto speciale, lanciato l’anno scorso dal ceo Tim Cook e chiamato in codice Titan. Il nuovo zar dell’auto targata Mela — ha rivelato il sito Electrek — è Chris Porritt, un ingegnere britannico veterano dell’industria automobilistica: ha iniziato la sua carriera nel 1987 con Land Rover, da stagista fino a capo ingegnere per la dinamica dei veicoli; poi nel ’97 è passato alla Aston Martin come capo ingegnere fino a quando nel 2013 è andato alla Tesla nel ruolo di vice presidente dell’ingegneria dei veicoli. «Un leader a livello mondiale» e «un ingegnere straordinario», così lo descriveva tre anni fa l’azienda di Musk, che Porritt ha lasciato lo scorso settembre. Ora il suo ingresso nella Apple è importante, perché sembra destinato a prendere il posto di Steve Zadesky, il manager che negli ultimi due anni era stato il responsabile di Titan, ma che lo scorso gennaio si era dimesso «per motivi personali», alimentando il sospetto che la vera ragione fossero invece i problemi incontrati nella realizzazione di quel progetto.
Mentre Zadesky è americano e aveva lavorato soprattutto alla Apple, dal ’99 in poi, con una precedente esperienza di soli tre anni nel mondo automobilistico alla Ford, Porritt ha due cose in comune con Jony Ive, il guru del design di Apple: è britannico ed è appassionato di Aston Martin, il marchio inglese preferito anche da James Bond.
In buona sintonia con Ive, Porritt può dunque rilanciare Titan, insieme agli altri esperti del settore auto passati alla Apple nell’ultimo anno, come Doug Betts, ex responsabile globale della qualità nel gruppo Fiat-Chrysler, e Paul Furgale, ex direttore del laboratorio sui sistemi di guida autonoma al Swiss federal institute of technology.
Particolari
Intanto continuano ad affiorare nuovi particolari sullo sviluppo dell’iCar. Secondo il Silicon Valley Business Journal , Apple sta creando un complesso di laboratori, capannoni e uffici fuori dal suo quartier generale a Cupertino, ma sempre nella Silicon Valley, per la precisione a Sunnyvale. Gli immobili, in linea con il mitologico Titan, hanno nomi di dei greci — Rea, Zeus, Medusa — e nei documenti presentati dall’azienda alle autorità locali la loro destinazione è per usi legati a «cambio pneumatici», «sensore del volante» e altre funzioni che fanno pensare alle quattro ruote. Oltre che nella Silicon Valley, anche in Europa, a Berlino, Apple ha un laboratorio segreto impegnato su Titan, ha scritto il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung . E ci lavora una ventina di pensatori progressisti del settore auto.
Mentre a costruire la smart car della Mela sarà in Austria Magna Steyr, l’azienda manifatturiera che sviluppa e assembla vetture per conto delle principali case automobilistiche, dalla Bmw alla stessa Aston Martin. Magna Steyr può insomma giocare per la Apple Car lo stesso ruolo che la cinese Foxconn ha per l’iPhone, ha commentato l’analista auto di Morgan Stanley Ravi Shanker.
I fan si aspettano il debutto dell’auto elettrica targata Mela entro quattro anni, perché il progetto Titan indica il 2019 data di spedizione. Ma il WSJ ha avvertito che questa scadenza potrebbe essere solo per la messa a punto del progetto da parte degli ingegneri e non per la produzione e vendita. Non è chiaro nemmeno se la iCar sarà solo elettrica ed high-tech o avrà anche la guida autonoma, come le Google car già in circolazione, a titolo sperimentale, in California. Per adesso gli AppleCarFans possono immaginare in parte come sarà la sua guida provando CarPlay, il sistema software di Apple adottato da decine di case automobilistiche per i loro modelli più nuovi, in tutto oltre un centinaio, dall’Alfa Romeo alla Volvo, dalla Ford alla Fiat, dalla Ferrari alla Toyota. CarPlay trasforma il cruscotto di un’auto in una specie di iPad, con l’assistenza in viva voce di Siri. Chissà come sarà l’esperienza al volante quando anche l’hardware sarà di Apple.