varie, 26 aprile 2016
AMORI USCITI SUL FOGLIO DEI FOGLI DEL 25 APRILE 2016
PM È stato aperto un procedimento dalla sezione disciplinare del Csm per Barbara Bresci, pubblico ministero della procura di Imperia. Il magistrato è stato il pm titolare dell’inchiesta sull’esplosione di una villetta di Sanremo, avvenuta il 1° febbraio, nella quale alloggiava Gabriel Garko. Nella deflagrazione, provocata da una fuga di gas, perse la vita l’anziana proprietaria e l’attore riportò lievi ferite nonostante il violentissimo spostamento d’aria. Il pm Bresci partecipò al sopralluogo nel villino e nei giorni successivi fece le indagini sull’episodio. In quell’occasione Garko era persona coinvolta (testimone/parte offesa) nel caso. L’errore del magistrato è stato commentare l’avvenenza dell’attore su Facebook: «Era bello? L’hai guardato anche per me?», chiede un’amica. E Bresci: «Eccome...». Un’altra: «Ti sei rifatta gli occhi?». E la risposta: «Sì». Il procuratore capo Giuseppa Geremia, ritenendo inopportune le esternazioni della collega, le ha tolto l’inchiesta, affidata al procuratore aggiunto Maria Grazia Pradella. Bresci ha fatto ricorso, ma a marzo è intervenuta la Sezione Disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura che ha aperto un procedimento nei suoi confronti per stabilire se il pm abbia violato l’obbligo di «continenza» o no (Marco Preve, la Repubblica 21/4).
DOTE Poiché in Cina ogni 100 femmine ci sono 118 maschi, che in totale fanno circa quaranta milioni di uomini senza mogli, i beni da offrire per avere una compagna sono sempre di più. Il «prezzo della sposa» è una dote al contrario che gli uomini cinesi devono pagare alle famiglie delle loro donne. La tradizione è antica: negli anni Cinquanta bastava un oggetto comune, come un thermos. Poi si è passati al frigorifero e al televisore. Oggi l’abbinamento classico per aggiudicarsi una moglie sono auto e appartamento. Molte ragazze di campagna arrivano in città proprio con l’intenzione di sistemare se stesse e tutta la famiglia. Ha fatto scalpore, di recente, la storia del padre che ha obbligato la figlia ad abortire perché a suo avviso il fidanzato non offriva abbastanza per il matrimonio riparatore. Un altro racconta della ragazza così innamorata da prestare soldi all’amato affinché potesse corrispondere la dote. Sono molti anche gli uomini che si indebitano chiedendo prestiti (Gabriele Battaglia, il venerdì di Repubblica 22/4).
POSACENERE Carla Bruni a proposito del suo sedere: «Purtroppo è quasi tutto andato. Ma ne rimane ancora una testimonianza, salvaguardata con molta ginnastica». Si allena tutti i giorni: «Faccio pilates, yoga, e vado in piscina un’ora al giorno. Diversamente, passerei la giornata seduta sul divano con la chitarra in mano, trasformandomi lentamente in un posacenere» (a Raffaele Panizza, Panorama 21/4).
CORSIVO Gabriele Dal Grosso, 38 anni, originario di Arona in provincia di Novara, fa il calligrafo a Parigi. Diplomato insegnante, dice che «la scrittura in corsivo sviluppa particolari aree del cervello. Se avessi insegnato, avrei puntato molto sulla bella grafia dei miei scolari. Scrivere rievoca l’arte degli antichi amanuensi ma è anche una forma di meditazione. Quando scrivo non penso più a niente». Si esercita un’ora e mezza al giorno: «Trascrivo brani tradotti in italiano dal Bhagavad Gita (un testo sacro dell’induismo, ndr), versi della Divina commedia, canzoni di Fabrizio De André o dei Nirvana. Ma anche molti testi francesi: devo imparare bene gli accenti che a volte sbagliano pure i madrelingua. E se qualcosa non viene bene, butto via tutto e ricomincio». Gli è capitato di comporre anche lettere d’amore, che scrive in onciale (un’antica scrittura maiuscola usata dal III all’VIII secolo nei manoscritti latini e bizantini), cancelleresco (corsivo decorativo), a getto spontaneo o con un corsivo classico elaborato in modo personale: «Il carattere viene scelto dal cliente, come pure la carta. Uso un pennino oppure una penna stilografica con punta mozza e un’ampiezza che varia da 1 a 2 millimetri e mezzo acquistati solo in un negozio di rue Palissy» (Cinzia Bovio, La Stampa 21/4).
UNIONI I ricercatori del College of Human Ecology della Cornell University, studiando più di 2.700 single per un periodo di 6 anni a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, hanno scoperto che quando le persone trovano qualcuno con cui stare la loro salute fisica e mentale migliora, ma sotto questo aspetto non ci sono differenze tra chi si sposa e chi convive. Entrambi presentano un maggior livello di felicità e minore depressione rispetto a chi resta solo. Tuttavia l’effetto è molto evidente all’inizio dell’unione, ma con il tempo tende a svanire (D - la Repubblica 16/4).
NOVECENTO Stefania Sandrelli ai tempi in cui girava Novecento faceva «la gattamorta»: «Andavo alle proiezioni con Gérard Depardieu, poi però vedevo De Niro e uscivo con lui. Fare un po’ la gattamorta fa bene perché gli uomini parlano parlano, ma alla fine si spaventano se una donna è intelligente» (Silvia Fumarola, la Repubblica 14/4).