varie, 24 aprile 2016
RITUALI «Salita sul blocco di partenza, guardo la corsia davanti a me: un colpetto alla testa, due pugni al cuore
RITUALI «Salita sul blocco di partenza, guardo la corsia davanti a me: un colpetto alla testa, due pugni al cuore. E così tutto ha inizio» (il rituale prima della gara di Federica Pellegrini, nuotatrice). TRIBUTI «Di Natale? Non ho nulla contro di lui, se avrà voglia di smettere sono a sua disposizione per dargli il giusto tributo» (Gigi De Canio, allenatore dell’Udinese). RICORDI «Il ricordo più bello di Milano? Il gol al Napoli di Maradona nel match decisivo per lo scudetto del 1989: venne giù San Siro…. Fu il gol che assegnò il titolo. I tifosi in generale sono ciò che mi ha sorpreso di più, sono rimasti di più nel mio cuore, caldi, pazzi…» (Lothar Matthäus, ex calciatore dell’Inter). STANCHEZZA «Ho passato un periodo di stanchezza mentale. Un calo di intensità psicologica che ho superato cercando di spingere me stesso e i miei calciatori sempre al massimo» (Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina). ORMAI «È più facile che il Chievo vinca il campionato piuttosto che io ritorni in nazionale… Certi treni passano una volta sola. Comunque c’è da dire come ormai sono almeno vent’anni che all’Argentina manca un grande portiere. Se pensa che Romero, il titolare, nelle ultime sei stagioni ne ha giocate da numero uno nel proprio club solo due...» (Albano Bizzarri, portiere argentino del Chievo). FISICO «Sto ancora metabolizzando il lavoro svolto in quota a Tenerife. Sono state due settimane di allenamenti molto duri, abbiamo fatto anche uscite di 7 ore e sono sceso dal Teide solo venerdì scorso. Il fisico non sempre risponde subito dopo l’altura» (Vincenzo Nibali, ciclista, a proposito della sua preparazione per il Giro d’Italia). CHILI «Sono velocissimo perché ho preso 3 chili, lavoro di più in acqua, ed in palestra mi diverto di più: faccio molti circuiti lunghi da quasi 200 movimenti l’uno ripetuti 3-4 volte, e poi sedute di forza quando si avvicinano le gare. Ma soprattutto sono un’altra persona» (Luca Dotto, nuotatore). MANIACI «Messi è Messi, per carità. È nato così, nessuno gli ha insegnato niente, anzi è lui che insegna a noi. Cristiano Ronaldo si è fatto col tempo, è un maniaco della perfezione, ogni giorno chiede di più a se stesso: mi ci riconosco» (Federico Bernardeschi, centrocampista della Fiorentina). OPZIONI «Che io perda è un’opzione che non esiste» (Lewis Hamilton, pilota di F.1, della Mercedes).