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 2016  aprile 20 Mercoledì calendario

I DETENUTI NON SONO APPESTATI


Buon giorno a tutti, io sono stato contattato dal ministro Orlando per partecipare a questo evento, purtroppo non posso esser lì. Ne ricevo tante di richieste di partecipazione a eventi.
Questo ministro mi è stato simpatico perché mi ha detto che sta cercando di parlare di detenzione e di problemi legati alla detenzione nelle trasmissioni televisive ma non se lo caca nessuno, perché dice che non fa audience e quindi gli chiudono le porte. E mi è stato simpatico il ministro Orlando... Poi sono andato su wikipedia a vedere la faccia che sinceramente non lo avevo presente... Lo saluto, saluto tutte le autorità presenti in questa manifestazione. Che cosa posso dire? Come dare il mio apporto? All’inizio non volevo fare questo video, poi mi sono ricordato che io sono una persona anche non stupida e che ho studiato diritto costituzionale e ho preso un voto alto. C’era scritto, all’articolo 27 che la detenzione deve avere anche una funzione rieducativa. Purtroppo noi sappiamo che non è così. Noi tendiamo ad allontanare le persone che hanno subito una condanna, come fossero macchiati a vita. Non dovrebbe essere così.
Io mi auguro che un giorno un ex detenuto possa entrare in una banca ed essere ricevuto dal direttore che gli dice: «Ah lei è stato in carcere, le do il mutuo, perché lei è rieducato». O, che ne so, che si votino i politici perché sono stati in carcere. Perché il cittadino dice: «Questo è stato in carcere quindi è rieducato e io lo voto». Mentre adesso sappiamo che è il contrario: prima uno viene eletto e lì viene diseducato e va in carcere.
Nella speranza che il mondo un giorno possa cambiare, io volevo esprimere la mia vicinanza a quante persone soffrono nelle condizioni non agevolissime in cui si trovano nelle carceri. Ho iniziato la mia carriera facendo proprio un personaggio che salutava gli amici della casa circondariale di Taranto e di Trani con l’augurio di una presta libertà. Era il cantante neo melodico, l’unica figura vicina a voi. E lo rifaccio: saluto le case circondariali di tutta Italia con l’augurio di una presta libertà e una mitragliata di baci. Vi voglio bene, ciao a tutti.