Cristina Rogledi, Oggi 13/4/2016, 13 aprile 2016
CHIARA FERRAGNI
Milano, aprile
È bella come una modella, ha gli occhioni blu da bambola ma gli attributi della manager (Forbes l’ha messa al decimo posto nella classifica dei «30 under 30» che contano nella categoria Art & Style). Possiede un ego spaventoso che l’ha resa ricca e famosa nel giro di sette anni e il mondo della moda l’ha incoronata «regina delle fashion blogger», definizione che lei considera riduttiva. Per non farla arrabbiare è meglio qualificarla come influencer. Una delle più importanti del pianeta, tra l’altro.
In effetti, stilisti e grandi brand se la contendono e lei dice molti no. Se dice sì, e indossa un outfit firmato o partecipa a una serata sponsorizzata, incassa assegni dai 20 ai 50 mila euro. In questi giorni, tanto per dire, campeggia nuda sulla pagine di Vanity Fair Usa dopo essere stata celebrata dai femminili di mezzo mondo. Non solo. È stata scelta da una nota marca di prodotti per capelli come ambasciatrice di bellezza. Un gigante come Amazon Moda l’ha voluta per pubblicizzare la sezione fashion. Ha collaborato anche con Guess, Calvin Klein, Dior, Vuitton, Chanel e Tommy Hilfiger.
Lei, Chiara Ferragni, 28 anni, di Cremona, attualmente cittadina del mondo con casa e fidanzato a Los Angeles, è la signorina della moda 3.0. Il suo blog, The blonde salad, ovvero “biondo” come lei, e “insalata”, come il mix di suggerimenti che propone ogni giorno, registra 6 milioni di contatti. Sì, perché se una volta le tendenze moda le cercavamo sulle riviste patinate, ora basta un clic per scoprire che la prossima estate bisogna avere nell’armadio qualcosa Anni 70, un abito crochet, uno a rete e uno che si ispira all’Oriente.
Nel 2015 la società della Ferragni, la TBS Crew con sede a Milano (non a Panama) ha fatturato 10 milioni di dollari. Ci lavorano 16 persone. Per il 2016 sono previsti numeri anche migliori. Harvard ha dedicato alla ragazza prodigio della moda una giornata di lezione defindendola case study.
La domanda è: come ha fatto? Come realizza questi guadagni? Il primo dato incredibile è questo: Chiara ha «aperto la sua azienda» semplicemente pubblicando continuamente selfie che gli scattava il suo fidanzato (ora ex), Riccardo Pozzoli, diventato poi socio della TBS. Lui ha avuto fiuto: all’inizio era annoiato dall’ossessione delle foto, poi ha notato le centinaia di commenti che spuntavano sotto le immagini. Chiara ai tempi postava su Flickr. Ecco che ha l’intuizione: Pozzoli capisce che questi fedeli del Web possono aumentare e aiuta Chiara ad aprire un blog, The blonde salad, appunto. È il 2009. Costo dell’operazione 510 euro. Dieci per registrare il nome del sito, 500 per acquistare una macchina fotografica. Il blog funziona, i giornali cominciano a parlare della Ferragni e fanno la sua fortuna perché a quel punto la cercano le aziende. Che significa: arrivano i soldi.
Qualcuno dice che Amazon abbia sborsato 300 mila dollari per averla come testimonial della sezione moda per una stagione. L’anno scorso per partecipare a eventi e indossare capi firmati, la Ferragni ha fatturato 2 milioni di euro. Quest’anno dovrebbe arrivare a 3,8 milioni. Dei 10 milioni di dollari di ricavi dichiarati nel 2015, il 75% deriva dalla vendita della sua linea di scarpe (si acquistano sul suo blog). Il progetto in corso è quello di ampliare The blonde salad. Ma «non chiamatelo blog», ci prega la responsabile della comunicazione che non fissa per noi un’intervista con Chiara «perché ha l’agenda completa per i prossimi due mesi». «The blond salad è un lifestyle magazine», spiega. Vi lavorano fisse sei persone.
Ha 6 milioni di fan
Su Instagram, dove pubblica look e momenti della sua giornata, la Ferragni ha 5,7 milioni di followers. In queste ore, per esempio, seguono la sua vacanza alle Hawaii con le sue sorelle, Valentina e Francesca. Eccole in accappatoio. Eccole in piscina. Ecco lei vestita di tutto punto con un completino chic. Ma non era occupata per due mesi? Infatti. Alle Hawaii si sta rilassando, è vero, ma tra una sauna e un tuffo si trucca, si veste, posta una foto e incassa una cifra sufficiente a pagare l’intera vacanza. Provate voi a trovarvi un lavoro così.