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 2016  aprile 15 Venerdì calendario

INSOMMA «I

gol li ho sempre fatti, sono un attaccante. Venti gol? Quest’anno sono già 14 e ho avuto un infortunio all’inizio che mi ha condizionato. L’anno passato ne ho segnati 22, la porta la prendo insomma» (Mauro Icardi, calciatore dell’Inter).

EQUILIBRIO «La mia famiglia ha lavorato molto duramente per permettermi di avere oggi tutte le possibilità che ho, mi piace godermele. Mi piace divertirmi. Mi piace fare errori e imparare da quegli errori. Mi piace spendere soldi e mi piace risparmiarli. Mi piace uscire con le persone, lavorare, allenarmi. Si tratta di trovare un equilibrio» (Lewis Hamilton, pilota di F.1, della Mercedes).

INVECCHIARE «Sono più maturo e a invecchiare si cambia, no? Poi vedo le cose per quel che sono: se sei veloce e non fai errori non puoi perdere la serenità» (Andrea Dovizioso, pilota di MotoGp, della Ducati).

FORTE «So di essere forte ma anche di poter essere più forte» (Pierluigi Gollini, portiere del Verona, alla prima stagione in Serie A).

SPECCHIO «L’importante è potermi guardare allo specchio: per me conta solo la coerenza. Ho fatto un mucchio di scelte difficili, per coerenza. Forse conveniva essere più ruffiani, ma mio padre che era operaio ed emigrante non mi ha insegnato così» (Marco Giampaolo, allenatore dell’Empoli).

INTUIZIONI «Ricordo che quando c’erano discussioni tattiche o di strategia, Brocchi era sempre un protagonista: non era mai passivo. Era curioso, approfondiva, era coinvolto. Uno di quei giocatori che danno un senso compiuto al lavoro di un tecnico. E quindi si intuiva che sarebbe potuto diventare un allenatore» (Cesare Prandelli, allenatore, disoccupato).

FAMIGLIA «Sono cresciuta in una famiglia di romanisti, e lo sono diventata anch’io. Non sono una tifosa esagerata, ma per lo scudetto del 2001 mi sono fatta travolgere dall’entusiasmo e ho passato tutta notte a festeggiare in strada. Spero di tornare a vivere un’emozione del genere, ma soprattutto che la Roma torni in Champions» (Paola Cortellesi, attrice).

RICORDI «Un ricordo rossonero? Ho partecipato a Montecarlo alla festa della Supercoppa europea quando battemmo il Porto 1-0 con gol di Sheva. Dopo la vittoria ho cantato tutta la notte in hotel con Ancelotti, Inzaghi, Ambrosini e tutti i miei adorati calciatori brasiliani» (Laura Pausini, cantante, milanista).