10 aprile 2016
NUOVO Moira Giacomelli, 43 anni. Fino allo scorso dicembre, col marito Simone e i loro due bambini, aveva vissuto a Tirano in una villetta divisa con i suoceri
NUOVO Moira Giacomelli, 43 anni. Fino allo scorso dicembre, col marito Simone e i loro due bambini, aveva vissuto a Tirano in una villetta divisa con i suoceri. Poi Simone era morto d’infarto e Moira, sentendosi prigioniera di una casa che le ricordava ogni momento il marito, s’era trasferita dalla madre a Sondrio, venticinque chilometri di strada. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie il suocero Enrico Ferrari, 70 anni, ex operaio, che non accettava di veder di meno i nipotini. Venerdì sera la donna tornò nella villetta a Tirano, un passaggio rapido a prendere dei vestiti per il cambio di stagione, al primo piano; Ferrari, che vive al piano terra con la moglie, la incontrò, tornò sull’argomento dei nipotini e per via d’una risposta a suo dire evasiva corse in cucina, afferrò un coltello, la inseguì e la colpì due volte. Quindi, gli abiti zuppi di sangue, camminò a piedi nel buoio per una cinquantina di minuti finché non arrivò dai carabinieri: «Ho ucciso mia nuora». Intorno alle venti e trenta di venerdì 8 aprile in una villetta in via Sonvico a Villa di Tirano, tremila abitanti tra le montagne del nord della Lombardia, verso la Svizzera.