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 2016  aprile 08 Venerdì calendario

PALLE «Lorenzo l’anno prossimo passa alla Ducati? Significa che ha le palle. È una scelta coraggiosa, se l’ha fatta

PALLE «Lorenzo l’anno prossimo passa alla Ducati? Significa che ha le palle. È una scelta coraggiosa, se l’ha fatta. Faccio un grande in bocca al lupo a lui e a Ducati. Jorge è un pilota molto competitivo, veloce, guida bene e la Ducati ora è una bella moto» (Valentino Rossi, pilota della Yamaha). GIUNGLA «Il tennis è un riassunto della vita. E nella vita c’è chi gioca sporco, usa i gomiti, gli sgambetti, o ti pianta un coltello nella schiena. La vita è una giungla: devi essere pronto a tutto» (Sergio Giorgi, padre e coach di Camila Giorgi, tennista). SPECCHIO «Oggi la fantasia conta meno, il talento pure, non c’è tempo per pensare, si gioca d’istinto, “a specchio”. Poi per fortuna ci sono le eccezioni. Parlo di Federer, ovviamente. Lui è il tennis, non l’ha cambiato. Nadal e Djokovic l’hanno cambiato, sono forti, ma Roger è completo» (Adriano Panatta, ex tennista). ADDOSSO «Io da esterno guardavo Marassi come un modello di stadio, con la tifoseria calda addosso, pensare che adesso ci gioco mi entusiasma, è un’atmosfera incredibile» (Emiliano Viviano, portiere della Sampdoria). PASSATO «Nella cultura italiana si è troppo legati ai successi del passato, c’è molta memoria storica. Ma servirebbe un rinnovamento generale come è accaduto in altri campionati europei. O in Giappone: io ho giocato due Mondiali, la Champions, non ho ancora 30 anni, ma la gente già parla del dopo-Honda» (Keisuke Honda, centrocampista del Milan). ASSURDO «Sento parlare spesso di Pjanic che va via. È assurdo: voglio che Miralem resti. Sono stufo di sentire queste voci» (James Pallotta, presidente della Roma). LINGUA «I giornali inglesi sono pressanti ed esigenti. Conte al Chelsea deve costruire, ma non sarà lasciato solo dal club. Antonio non si farà cogliere impreparato anche su un altro fronte delicato: la lingua. Prima e meglio la impara, meglio potrà muoversi. I traduttori non bastano» (Gianfranco Zola, allenatore dell’Al-Arabi). CONSIGLI «Quando torno a casa, non sono più un giocatore, ma un padre e un marito e questo mi consente di staccare, di dare la giusta misura a tutte le cose. Quanto ai risultati, potrei dare un suggerimento ai miei colleghi: sposatevi, fate figli e apprezzate la vita familiare» (Novak Djokovic, tennista).