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 2016  aprile 06 Mercoledì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - RENZI CONTESTATO A NAPOLI


LAREPUBBLICA.IT
Sulla strada del cambiamento "non intendiamo arretrare di un centimetro" e "noi l’Italia la ripuliamo". Lo dice Matteo Renzi in prefettura a Napoli, annunciando lo stanziamento di "272 milioni di euro" per il risanamento di Bagnoli. "Noi questo paese lo cambiamo, costi quel che costi", sottolinea il premier.
La riunione in Prefettura arriva dopo una lunga giornata e il corteo anti-governo culminato in una sassaiola sul lungomare, con un bilancio di 11 poliziotti feriti.
Il premier Matteo Renzi, appena arriva a Napoli, su Facebook mette il punto sulla questione Bagnoli e sull’avvio dei lavori di rimozione della colmata. "Bagnoli è un luogo incredibile, situato in uno dei posti più belli del mondo. Chiuso dal 1993 deve essere bonificato e restituito a Napoli e all’Italia. La politica da anni si rimpalla in modo meschino le responsabilità. Noi no. Non siamo come gli altri: noi abbiamo deciso di decidere. E oggi presentiamo il progetto di bonifica". Scrive Matteo Renzi su Facebook.
"Non date ascolto -sottolinea il premier- alle ricostruzioni farlocche: non c’è nessuna cementificazione, ma solo il rispetto rigoroso del piano regolatore di Vezio De Lucia. Noi non toccheremo il prg che è di competenza del Comune. E non solo: eliminiamo la ’colmata’. Eliminiamo cioè il più grande scandalo ambientale, bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi tra colmata e mare di rifiuti lasciati per anni in condizioni atroci".
"Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: non ho esitazioni nel dire che stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l’Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio", conclude Renzi.
"La bonifica di Bagnoli è una cosa enorme - precisa poi durante un forum nella redazione del "Mattino", il premier - Da sola vale come la rimozione di 11 ecomostri. Qualcuno racconta che noi stiamo mettendo le mani chissà su cosa. Parla di cementificazione. Noi, invece, il cemento lo andiamo a togliere.Eliminiamo la colmata a mare. Quanto costa? Servono più di 200 milioni per l’intera operazione".
Alle elezioni comunali di Napoli, auspica il premier, "il Pd se la gioca, abbiamo le carte in regola". E Bassolino? Resta il gelo con la candidata del Pd Valeria Valente. "Faccio appello a tutti - dice Renzi - a partire da Antonio Bassolino che ha segnato un pezzo di storia importante di questa città. Il Pd, ripeto, al Comune è in condizione di giocarsela". Il premier ricorda anche il piano per la rimozione delle ecoballe e il progetto per riqualificare Scampia, la periferia nord di Napoli, dove è forte lo spaccio di stupefacenti.
La giornata del premier inizia da Nisida. "Ho deciso di iniziare la mia visita a Napoli da Nisida, il carcere minorile di questa meravigliosa città. Un luogo magnifico, paesaggisticamente meraviglioso. Ma anche un luogo di dolore ovviamente. Le storie di questi ragazzi sono storie tragiche per le vittime di quei reati. Ma anche per il degrado che ha segnato quasi sempre le loro esistenze. Io credo che un Paese civile sia quello che prova a dare a questi minorenni una seconda possibilità . Formandoli, educandoli, strappandoli alla criminalità. Perchè questo prevede la Costituzione. Perchè questo è ciò che rende la giustizia una cosa seria, diversa dal giustizialismo che va tanto di moda". Renzi lo scrive sempre su Facebook.
Il premier arriva in città alle 15 e dopo aver sorvolato in elicottero Bagnoli, accompagnato dal ministro Andrea Orlando, incontra i giovani detenuti e, subito dopo, alcuni magistrati che gli sottopongono il problema della chiusura del tribunale dei minori. Successivamente visita i laboratori in cui lavorano i ragazzi.
Intanto dopo le sassaiole, lanci di fumogeni e gli idranti sul lungomare, i manifestanti si riuniscono in assemblea in galleria Umberto.
Sono quasi affezionato "alle proteste: Tutte le volte che vengo a Napoli ho delle contestazioni molto veementi". Il premier nel corso del forum al Mattino risponde agli scontri in città con una battuta. "Esprimo solidarietà agli 11 agenti feriti, tutti lievemente. Uno di loro credo abbia una prognosi di dieci giorni. Sono grato alle forze dell’ordine. E se qualcuno pensa che visto il comitato d’accoglienza io non torni a Napoli, credo che tornerò una volta al mese", aggiunge.
E al sindaco che non partecipa alla cabina di Regia su Bagnoli il presidente del Consiglio ricorda: "Non sono minimamente interessato alle contrapposizioni, siamo al quinto anno di amministrazione cittadina: se avessero fatto quello che potevano e dovevano non avremmo avuto bisogno di commissariamento. Siamo
qui perché altri non hanno fatto. Ma la seggiola del comune di Napoli è lì in cabina di regia e dopo ci sarà in commissione dei servizi. E sottolineo che non mi permetterei mai di cambiare i progetti urbanistici".
Poi alle 19 in prefettura Renzi partecipa alla cabina di regia su Bagnoli.

DIDASCALIA
Tensioni e tafferugli durante la manifestazione di protesta contro il commissariamento di Bagnoli. Gli attivisti dei centri sociali sono scesi in strada con slogan e cartelli anti-Renzi e la tensione è salita al lancio di sassi. Le forze dell’ordine hanno risposto con il getto d’acqua degli idranti (VIDEO) per disperdere i manifestanti che hanno tentato di forzare i cordoni. I disordini sono scoppiati mentre il premier era atteso per un forum prima della cabina di regia sulla riqualificazione dell’ex stabilimento industriale di Bagnoli

PEZZO DI MATTINO.IT DEL 30 MARZO
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Cabina di regia su Bagnoli, arriva la convocazione ufficiale a De Magistris. Continua lo scontro politico
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Il Comune di Napoli ha ricevuto la comunicazione ufficiale relativa alla convocazione della cabina di regia su Bagnoli. La comunicazione è giunta a Palazzo San Giacomo nel primo pomeriggio. La riunione è stata convocata nella sede della Prefettura di Napoli per il giorno 6 aprile alle ore 14. Al tavolo, oltre al presidente della Cabina di regia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e al commissario per Bagnoli Salvatore Nastasi; il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato la sua partecipazione alla riunione nelle e-news di sabato 26 marzo. Con i vertici del Governo e il commissario, siederà, tra gli altri, anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, mentre non è ancora nota la posizione del Comune di Napoli che ha disertato le ultime convocazioni dopo aver partecipato alle prime riunioni.

Un incontro che si svolgerà a una settimana di distanza dal duro video messaggio che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha "indirizzato" al premier proprio sul tema di Bagnoli. Nel video, de Magistris ha detto che Renzi sarà ben accetto «se viene per riannodare il dialogo istituzionale nel rispetto della Costituzione, mentre sarà respinto con fermezza e risolutezza se pensa di espropriare la città, mortificare la dignità di un popolo e realizzare scempi». Il sindaco, a margine dell’intitolazione dell’Auditorium di Scampia a Fabrizio De Andrè, avvenuto in mattinata ha sottolineato: «Ho cercato con molta umiltà e fermezza di esprimere da una parte le ragioni del dialogo fondate sulla difesa e sull’attuazione della Costituzione e dall’altra la difesa della città qualora qualcuno, sia anche il presidente del Consiglio, intenda cancellare la Costituzione repubblicana, espropriare la città e non rispettare una comunità e la sua sovranità popolare». De Magistris, come già annunciato nel video messaggio, ribadisce che «se qualcuno pensa di occupare istituzionalmente la città di Napoli, espropriandola dei suoi diritti, saranno le armi della democrazia e la dignità di un popolo a non consentire tutto questo». L’ex pm è tornato così a ribadire che il Comune «è pronto da tempo» su Bagnoli, mentre «la bonifica da loro annunciata, non è partita».

Ancora polemiche. «Basta con le pagliacciate, il sindaco si decida a partecipare alla cabina di regia». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, in un colloquio con l’edizione napoletana di Repubblica risponde duramente alle accuse di Luigi de Magistris sulla vicenda Bagnoli, espresse ieri in un videomessaggio rivolto al premier Renzi che il 6 aprile sarà a Napoli proprio per presiedere la cabina di regia. Per De Vincenti le frasi del sindaco sono «al di sotto di ogni commento». «Noi andiamo avanti comunque perché lavoriamo nell’interesse dei cittadini», afferma. «L’amministrazione comunale sta prendendo sempre di più una deriva estremista di sinistra». Gianni Lettieri, candidato sindaco del centrodestra per il Comune di Napoli, si dice "preoccupato" dalle posizioni del primo cittadino. «Il sindaco sta isolando Napoli - afferma - dovrebbe partecipare alla cabina di regia e dire al commissario che il suo ufficio è a palazzo San Giacomo per lavorare insieme. Far decollare Bagnoli è importante De Magistris sta cercando di ergersi a portavoce degli estremisti di sinistra per prepararsi alle elezioni del 2018, ma bisogna pensare alla città». Dice Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd: «L’attacco di De Magistris contro il presidente del Consiglio è incredibile. Usa Bagnoli per una polemica contro il governo. Noi non siamo interessati alla campagna elettorale, ma al bene della città. Se De Magistris ha qualcosa da dire su Bagnoli, tutti pronti ad ascoltare. Se deve insultare faccia pure. Il nostro impegno è salvare Bagnoli, con De Magistris o senza di lui se continuerà con queste assurde posizioni». Il deputato del Pd Marco Di Lello commenta l’attacco del sindaco di Napoli Luigi de Magistris al premier Matteo Renzi su Bagnoli: «È la tipica reazione di chi ha preso un ceffone, sa di aver torto e cerca di nascondere le sue responsabilità». Secondo il parlamentare campano, «de Magistris non ha saputo fare di meglio che impedire allo Stato centrale di intervenire per sbloccare una situazione incancrenitasi a causa sua, con un ricorso al Tar giudicato infondato e pretestuoso. Fino a quando potrà pensare di ingannare i napoletani attribuendo a qualcun altro responsabilità che invece sono solo sue? De Magistris è in carica da 5 anni, è venuto il momento di assumersi le sue responsabilità per quello che riguarda Bagnoli, a fronte di una situazione peggiorata rispetto a 5 anni fa. Credo che i napoletani possano esprimere solo gratitudine a Renzi che sceglie di occuparsene e ci mette la faccia». Già ieri il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione, aveva sottolineato: «Con l’ultimo attacco del sindaco di Napoli contro il presidente del Consiglio siamo al delirio. De Magistris continua a utilizzare il rilancio di Bagnoli per fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini. Se de Magistris vuole portare il proprio contributo lo faccia partecipando alla cabina di regia, altrimenti andremo avanti senza di lui. È inaccettabile che il sindaco della capitale del Mezzogiorno continui a isolare Napoli a livello istituzionale ed è paradossale che, dopo aver fatto questo per cinque anni, richiami il presidente del Consiglio al dialogo».

HUFFINGTONPOST
Cortei di protesta a Napoli nel giorno della visita del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Molti i cartelli di protesta contro Renzi, alcuni mostrati anche dai barcaioli in mare, e un grande Pinocchio con il volto del premier. II messaggio della piazza è chiaro: "I nostri mari non si trivellano", "Bagnoli non è il tuo paese dei balocchi". E ancora manifesti contro i provvedimenti del governo: Jobs act, Buona scuola e Sblocca Italia primi fra tutti. Quindi lo slogan "Bagnoli libera da commissari e affaristi" contro il commissariamento dell’ex Italsider voluto dal governo. Dal canto suo il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, accoglie il premier con parole nette: "Renzi deve stare sereno, non metterà le mani sulla città".
La situazione è degenerata quando sul lungomare di Napoli sono stati sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carta contro la polizia, che ha risposto con gli idranti. Alcune auto e bus con turisti a bordo sono rimasti coinvolti. Nella calca che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza della Vittoria e Posillipo, alcuni veicoli sono stati avvolti dal fumo. Nessuna conseguenza per gli occupanti. Ci sono invece almeno due poliziotti che hanno riportato escoriazioni e contusioni.
Sulla questione Bagnoli è intervenuto direttamente Renzi su Facebook. "Non siamo come gli altri: noi abbiamo deciso di decidere. E oggi presentiamo il progetto di bonifica. Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: non c’è nessuna cementificazione, ma solo il rispetto rigoroso del piano regolatore di Vezio De Lucia", ha scritto il premier. "E non solo: eliminiamo la "colmata". Eliminiamo cioè il più grande scandalo ambientale, bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi tra colmata e mare di rifiuti lasciati per anni in condizioni atroci. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: non ho esitazioni nel dire che stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito".
È saltato l’incontro fra Matteo Renzi e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il quale ha ribadito la sua ferma contrarietà alle strategie che sta mettendo a punto il Governo. "Trovo sorprendente che il presidente del Consiglio di fronte a una richiesta di incontro che faccio da un anno e mezzo non ritenga di incontrare il sindaco della terza città d’Italia" ha detto De Magistris, che non ha avuto risposta dal premier rispetto alla sua richiesta di incontro al di fuori della cabina di regia. Un faccia a faccia che - spiega il sindaco - era stato chiesto "prospettando questioni di rilevanza istituzionale importanti". Una giornata, quella napoletana di Renzi, che de Magistris ha definito "una passerella elettorale visto che prima va a fare il Forum al Mattino e poi chiude la cabina di regia. È un’operazione politica, ma qua le passerelle non hanno alcun valore perché la gente sa giudicare cosa ha fatto il presidente del Consiglio per la città di Napoli".
Il sindaco ha ribadito che non andrà mai alla cabina di regia su Bagnoli perché è "un luogo pericoloso" dal quale è bene "tenersi lontani". Il primo cittadino ha ribadito che la cabina di regia "è un luogo dove si consuma una torbida saldatura tra presunto interesse pubblico e ben individuato interesse privato". Renzi, prosegue ancora De Magistris, "non è un rottamatore, ma è il più forte saldatore di interessi assolutamente non trasparenti che si sia avuto negli ultimi anni. A Napoli non ci andiamo a sedere dove accadono cose che nulla hanno a che fare con l’interesse della città", ha aggiunto il sindaco che poi ha sottolineato: "non vogliamo lo scontro con il presidente del Consiglio, ma vogliamo il rispetto della Costituzione Repubblicana".
Per quanto riguarda le altre forze politiche, da Gianni Lettieri, imprenditore candidato sindaco del centrodestra a Napoli, arriva una mano tesa a Matteo Renzi: "Mi sono chiesto più volte in questi cinque anni di opposizione in Consiglio comunale - afferma Lettieri - contro quali potenti forze oscure Luigi De Magistris sbraitasse. Le mani sulla città, i poteri forti, le massomafie, le ’manine’ sabotatrici. Chi? Dove? Perché se n’è accorto solo lui e non tutti? Invece la realtà è sotto gli occhi di tutti: Napoli ha perduto una fabbrica, in quel luogo hanno creato un deserto e l’hanno chiamato Bagnoli futura. E il sindaco uscente passera’ alla storia come colui che in 5 anni non ha mosso un dito per rilanciare il progetto di rinascita dell’area Ovest di Napoli [...] Questo film horror però può cambiare finale. Io sono un uomo pratico, non penso esistano approcci "di destra" o "di sinistra", ma soltanto buone soluzioni per la città che vanno perseguite ed attuate. La cabina di regia c’è, ci sono i fondi per realizzare la bonifica. Possiamo avere protagonisti come Amazon, Apple, Cisco, Google a scommettere su una ’Valley del Sole’, capace di coniugare alta tecnologia e creatività napoletana. Ma non c’è più un minuto da perdere".
"Impediremo che ci sia un’altra Tempa Rossa qui a Bagnoli" è il messaggio che lancia il deputato M5S Roberto Fico. "Abbiamo imparato in questa regione che quando c’è stato un commissariamento, non si è mai risolto nessun problema, si è fatto scempio dei soldi dei cittadini per poi avere inquinamento", aggiunge. Fico definisce la cabina di regia per Bagnoli "una cosa calata dall’alto che non riconosciamo come in grado di governare i processi". Quanto alla posizione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris in dissenso con il Governo, per Fico si tratta di "un teatrino", anche perché "De Magistris non può chiamarsi fuori dal fallimento di Bagnoli scaricando la colpa del fallimento sul Governo, lo stato di abbandono del Parco dello Sport e della Porta del Parco sono colpa sua".

ANSA.IT
"Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: a Bagnoli non c’è nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l’Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio". Lo afferma Matteo Renzi.
"Ci sono 272 milioni di euro per la ripulitura di Bagnoli: noi li mettiamo. Sono i denari che servono a Bagnoli per tornare in mano ai napoletani, a Napoli per essere capitale del Mezzogiorno e all’Italia di essere una nazione degna del futuro", ha detto Renzi al termine della cabina di regia in prefettura a Napoli. La conclusione della bonifica di Bagnoli "è prevista entro il 2019. Io avevo chiesto il 2018 però meglio essere prudenti e saggi. Per ripulire quest’area da anni di incuria ci sarà bisogno di un lavoro di 36 mesi", ha spiegato Renzi in prefettura a Napoli. "Azioni immediate di bonifica partiranno nel 2016, poi partirà la rigenerazione a gennaio 2017 e dalla fine del 2017 le infrastrutture", ha spiegato.
"Oggi presentiamo il progetto di bonifica" di Bagnoli - ha scritto Renzi su Facebook -. "Non c’è nessuna cementificazione, ma solo il rispetto rigoroso del piano regolatore di Vezio De Lucia. E non solo: eliminiamo la "colmata". Eliminiamo cioè il più grande scandalo ambientale, bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi tra colmata e mare di rifiuti lasciati per anni in condizioni atroci".
SCONTRI A NAPOLI - Momenti di tensione sul lungomare di Napoli tra le forze dell’ordine e un gruppo di manifestanti - circa un centinaio dei comitati di cittadini di Bagnoli, collettivi studenteschi e centri sociali - contro l’arrivo in città di Renzi. Sono stati sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carta. La gran parte del corteo si è divisa e allontanata dal punto di scontro con i manifestanti che lanciavano pietre contro le forze dell’ordine, che hanno azionato gli idranti. Gli attivisti hanno bloccato il traffico sul lungomare, ferme diverse auto con cittadini a bordo che cercavano di passare tra i divisori di plastica. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: "Napoli sfiducia il Governo Renzi" e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd.
I manifestanti hanno intonanato cori contro l’esecutivo e in tanti indossavano maschere di pulcinella. Tra i cartelli: "Napoli città ribelle", "No al Governo delle lobby e degli speculatori", "Non c’è trippa per ratti, Renzi torna nelle fogne". Da un palazzo laterale in piazza Dante, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione: "Renzi via da Napoli".
Quattro poliziotti - si apprende da fonti della Questura di Napoli - sono rimasti feriti dal lancio di pietre effettuato da alcuni manifestanti all’altezza dell’incrocio tra via Partenope e via Colonna, a Napoli. Gli agenti hanno usato idranti e lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti.