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 2016  aprile 05 Martedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - ANCORA SUL CASO DI TEMPA ROSSA


REPUBBLICA.IT
POTENZA - All’indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell’inchiesta, con un intervento ’a gamba tesa’ e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo ’Totalgate’".

"Se è vero che in un paese civile, come dice il Presidente Renzi, ’i processi arrivano a sentenza’, e noi abbiamo dimostrato di saperlo fare - ha continuato l’Anm lucana - è anche vero che in un Paese civile ’il governo rispetta i lavoro dei magistrati’, sempre, anche quando toccano la propria parte politica. Ci saremmo aspettati la stessa intransigenza e fermezza di condanna annunciata dal Presidente in occasione di altre inchieste di rilievo nazionale".
Inchiesta petrolio, Renzi: ’’I pm di Potenza mai a sentenza’’
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Renzi: "Non accuso i pm ma un sistema che non funziona". Renzi sceglie Facebook per rispondere alle critiche sulle sue affermazioni sulla Procura di Potenza: "Oggi leggo che Renzi accusa i magistrati, noi stiamo incoraggiando i magistrati a fare il più veloce possibile. Non accuso i magistrati, accuso un sistema che non funziona, voglio mettere in galera i ladri, per questo incalzo i magistrati perché siano veloci", ha detto Matteo Renzi in diretta da Palazzo Chigi utilizzando Facebook Mentions.

Boschi: "Nessuna connessione con il caso Guidi". Maria Elena Boschi, ministro della Riforme ospite a ’Porta a Porta’: "Alcuni - ha detto - cercano di leggere una connessione tra l’inchiesta Tempa Rossa e il referendum del 17 aprile sulle trivelle. Ma non credo sia corretto vedere dietrologia e complotti. Credo solo che la magistratura sia arrivata ora a conclusione di un lavoro". "Mi dispiace - ha aggiunto - che una parte dell’opposizione voglia far passare l’idea che sull’emendamento ci sia stato un blitz notturno, che sia stata una furbata. Nulla di tutto questo. Non c’è stato nulla di segreto". "Noi con il cosiddetto sblocca Italia abbiamo semplicemente voluto sbloccare dopo anni varie opere. Il nostro obiettivo è semplicemente quello di sbloccare opere pubbliche e di creare nuovi posti di lavoro". "Non ho mai incontrato i rappresentanti della Total. E non sapevo che Guidi e Gemelli fossero fidanzati".

Blitz M5s bloccato. Mentre sul fronte delle indagini si apre il fronte dell’incidenza dei tumori in Basilicata, Il blitz M5s annunciato ieri nello stabilimento Total di Tempa Rossa è stato bloccato dalla vigilanza. "È stato vietato a una delegazione di parlamentare del M5S l’ingresso all’impianto di Tempa Rossa, in quello che si rivela agli occhi come una sorta di ’principato’ della Total in territorio italiano", fanno sapere i gruppi parlamentari pentastellati. "A dire di ’no’ all’ingresso una guardia della vigilanza all’ingresso del sito. È stato chiesto di parlare con un responsabile ma ancora non si è fatto vivo nessuno" I parlamentari non si sono arresi davanti allo stop e alcuni di loro "sono saliti sulla collina con vista sull’impianto" fanno sapere i grillini, "da cui hanno potuto osservare numerosi smottamenti artificiali per fare posto alla pianura che ospita l’impianto. E intorno c’è il nulla, per questo c’è sempre stato silenzio attorno all’impianto".

M5s deposita sfiducia in Senato. I grillini hanno depositato in Senato la mozione di sfiducia al governo per il caso Guidi: "Chiediamo al presidente Grasso di convocare subito la conferenza dei capigruppo - afferma nella nota Nunzia Catalfo, capogruppo M5s in Senato - così da calendarizzare l’esame della mozione in aula il più presto possibile. Vogliamo che questo governo amico dei petrolieri e nemico della salute dei cittadini e dell’ambiente vada a casa". Una richiesta a cui si unisce anche la voce delle opposizioni. La presidente di turno Linda Lanzillotta ha risposto che inoltrerà tale richiesta al presidente del Senato.

Nuovo ministro in settimana. Matteo Renzi, da quello che si è appreso oggi da fonti di governo, ha intenzione di proporre al Quirinale il nome del nuovo ministro allo Sviluppo economico entro la settimana. Troppi i fronti da gestire per lasciare ancora un ministero ’chiave’ senza titolare. Intanto, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato nel pomeriggio il decreto con il quale si accettano le dimissioni della Guidi e si affida l’interim allo stesso presidente del Consiglio.

REPUBBLICA.IT
POTENZA - Proseguono le indagini della Procura di Potenza nell’ambito dei tre filoni dell’inchiesta che tocca il Centro oli dell’Eni a Viggiano, l’impianto Total di Tempa Rossa e il porto di Augusta (Siracusa). Per ciò che riguarda il primo filone sulle attività di smaltimento dei rifiuti prodotti dello stabilimento Eni, i carabinieri del Noe hanno acquisito migliaia di cartelle cliniche negli ospedali lucani per verificare le patologie presenti in regione, tra cui anche quelle relative ai tumori. A quanto si apprende stamani, a Potenza, è anche in corso una perizia specifica, condotta in contradditorio tra le parti. I rilievi, per quanto riguarda la parte relativa alle attività del Centro oli di Viggiano (Potenza), stanno proseguendo in tutta la Basilicata con indagini epidemiologiche anche sui "bioindicatori", utili a dimostrare i possibili livelli di inquinamento sulle produzioni agricole locali e sugli allevamenti.

La Guidi sarà ascoltata giovedì. Per il filone riguardante Tempa Rossa, il ministro dimissionario dello sviluppo economico Federica Guidi, secondo quanto di apprende dall’Ansa, sarà sentita giovedì 7 aprile nel pomeriggio come persona informata sui fatti, negli uffici della Questura di Potenza dai pm titolari dell’inchiesta. Sempre stando alle fonti dell’Ansa l’ex ministro sta verificando il ruolo di Gianluca Gemelli, padre di suo figlio ma con il quale non ha mai convissuto. Da tempo si vedono solo ogni 7 -15 giorni. Con Gemelli, dice la stessa fonte, Guidi non ha interessi comuni, non ha conti cointestati ed ha sempre provveduto lei e la sua famiglia alle necessità del figlio.

SCHEDA. I TRE FILONI DELL’INDAGINE

Cantone: "Inchiesta non andrà in prescrizione". Sul caso Tempa Rossa interviene anche il presidente dell’agenzia Anticorruzione Raffaele Cantone, a margine di una conferenza con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, rispondendo a chi gli chiedeva se l’inchiesta di Potenza, che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro Guidi, possa andare in prescrizione poiché il disegno di legge è fermo in Senato: "Non credo possa andare in prescrizione un’inchiesta che è appena partita, forse possono andare in prescrizione quelle precedenti, ma comunque la normativa sulla prescrizione non riguarderebbe, trattandosi di norma penale, i procedimenti in corso. E poi credo che gli effetti sulla prescrizione che derivano dall’aumento delle pene si faranno sentire per il futuro, fermo restando che io sono convinto che in materia di corruzione un ulteriore intervento sulle norme sulla prescrizione sia utile, ma questo riguarderà pochissimi procedimenti precedenti, riguarderà solo il futuro".

Al via gli interrogatori. Oggi sono iniziati, nel palazzo di giustizia di Potenza, gli interrogatori di garanzia delle cinque persone agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata, in particolare del filone riguardante lo smaltimento dei rifiuti nel centro di Viggiano. La prima ad essere interrogata dal gip, Michele Tiziana Petrocelli, è Roberta Angelini, responsabile sicurezza e salute dell’Eni nell’impianto. All’interrogatorio partecipano i pm, Francesco Basentini e Laura Triassi. Mercoledì sarà il giorno dell’ex sindaco di Corleto Perticara (Potenza), Rosaria Vicino (Pd), ai domiciliari da giovedì scorso nell’ambito del "filone" sul progetto "Tempa Rossa".

De Giorgi: "Informazione va tutelata sempre". Tra le persone coinvolte nell’indagine c’è il capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi, che a margine della cerimonia per i 93 anni dell’Aeronautica ha ribadito: "Considero la libertà
di informazione un pilastro essenziale della democrazia e ritegno vada tutelata a ogni costo. Auspico che la stessa rilevanza attualmente dedicata al sottoscritto sia riservata quando, spero al più presto, la mia situazione sarà completamente chiarita"


Viggiano, Tempa Rossa, Augusta: su cos’è l’inchiesta della procura di Potenza
Viggiano, Tempa Rossa, Augusta: su cos’è l’inchiesta della procura di Potenza
(lapresse)

Scheda / I tre filoni d’indagine sugli impianti dell’Eni e della Total in Basilicata e sull’autorità portuale della città siciliana
di GIULIANO FOSCHINI
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01 aprile 2016
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L’inchiesta della procura di Potenza che vede tra gli indagati Gianluca Gemelli, il compagno dell’ormai ex ministro, Federica Guidi, è divisa in tre filoni.

Il primo, affidato ai carabinieri del Noe, riguarda l’impianto Eni di Viggiano. Questa parte dell’indagine riguarda, unicamente, presunti illeciti nella gestione dei rifiuti. E lo sforamento dei limiti delle emissioni: 37 gli indagati, 5 le persone finite ai domiciliari con l’accusa di aver gestito illecitamente i rifiuti, smaltendo come non pericolosi rifiuti invece "pericolosi" in modo tale da avere un vantaggio economico. Inoltre viene contestato loro di aver taroccato i dati sull’inquinamento delle emissioni, "allo scopo di non allarmare gli enti di controllo".[[ge:rep-locali: repubblica:136683736]]Il secondo filone di indagine, seguito dagli agenti della squadra mobile della Polizia di Stato, ha al centro l’iter che ha portato all’autorizzazione del giacimento Tempa Rossa della Total. Gli indagati sono 23, compreso Gemelli, mentre sono scattate le manette nei confronti dell’ex sindaco di Corleto, Rosaria Vicino, esponente del Pd lucano. Secondo l’accusa, Gemelli (che ieri è stato perquisito nei suoi uffici e nella sua casa in Sicilia) "sfruttando la relazione di convivenza che aveva col ministro allo Sviluppo economico - si legge nella richiesta di misure cautelari - indebitamente si faceva promettere e otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total" le qualifiche necessarie per entrare nella "bidder list delle società di ingegneria" della multinazionale francese, e "partecipare alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l’impianto estrattivo di Tempa Rossa". Inoltre amministratori locali chiedevano e ottenevano dalle società che stavano lavorando al progetto Tempa Rossa assunzioni e altri tipi di utilità.[[ge:rep-locali: repubblica:136683737]]
A questi primi due filoni si è poi aggiunto un terzo fronte, che per competenza potrebbe lasciare la procura di Potenza e approdare in Sicilia: si tratta dell’indagine sul porto di Augusta. Qui è indagato anche il capo di Stato maggiore della marina, Giuseppe De Giorgi, e riguarda un sistema "do ut des" in grado di assicurare "vantaggi convergenti" ai componenti della presunta associazione a delinquere: De Giorgi, il compagno dell’ex ministro Guidi, Gianluca Gemelli, il capo ufficio bilancio della Difesa e consulente del ministero per lo Sviluppo Economico, Valter Pastena, e il facilitatore Nicola Colicchi.

Il filone nasce attorno ad alcune intercettazioni telefoniche sull’utenza di Gemelli. L’imprenditore, tramite Colicchi, entra in contatto con Pastena e De Giorgi. All’uomo interessa una concessione per un pontile militare
all’interno del porto di Augusta. Tant’è che giovedì la Polizia oltre a perquisire casa di Gemelli si è presentata all’Autorità portuale di Augusta per acquisire gli atti di 450 concessioni, 65 delle quali di riferiscono al deposito di prodotti petroliferi.