5 aprile 2016
Monica De Rossi, 47 anni. Nata a Verona, proprietaria di un’agenzia immobiliare a Grisignano (Vicenza), madre di tre figli, due dall’ex marito, uno da un altro compagno, per qualche mese aveva avuto una relazione con un Davide Tomasi di anni 37, istruttore in una palestra a Campodoro (Padova) avviata dodici anni fa con un socio
Monica De Rossi, 47 anni. Nata a Verona, proprietaria di un’agenzia immobiliare a Grisignano (Vicenza), madre di tre figli, due dall’ex marito, uno da un altro compagno, per qualche mese aveva avuto una relazione con un Davide Tomasi di anni 37, istruttore in una palestra a Campodoro (Padova) avviata dodici anni fa con un socio. Costui, di poche parole, fino a qualche anno fa partecipava ai campionati veneti di bodybuilding, lavorava anche nell’azienda edile di famiglia, amava collezionare modellini di aerei e costruiva droni. La scorsa estate l’aveva lasciato ma lui continuava a mandarle messaggi e a farle piccoli regali. Giorni fa la chiamò con la scusa che gli serviva una casa col giardino per il cane, si diedero appuntamento in una villetta ancora da completare e mentre lei gliela faceva visitare lui, sorprendendola alle spalle, le ficcò un pugnale da combattimento nella schiena. Quindi trascinò il cadavere in uno sgabuzzino, chiuse la porta a chiave, e si iniettò una massiccia dose d’insulina senza però riuscire a morire (trovato in coma, ora è fuori pericolo in ospedale). Primo pomeriggio di lunedì 4 aprile a Poiana di Granfion, frazione di Grisignano di Zocco, provincia di Vicenza.