Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  aprile 04 Lunedì calendario

IL POTERE DI CHI SA TUTTO DI NOI

Hanno molto di noi. Presto sapranno tutto. La differenza tra ora e allora è in due passaggi: il primo è che ora ciascuno sa una parte, una parte Google, una parte la banca, una parte il fisco, una parte il sistema sanitario o l’assicurazione (e via elencando), che già cominciano a vendersi reciprocamente i nostri dati di loro pertinenza ma di generale interesse; presto con l’esplosione dei big data tenderanno sempre più ad avere ciascuno tutti i pezzi del puzzle. Il secondo passaggio è quello che si chiama Internet delle cose, ovvero il fatto che non saranno connessi solo i nostri smartphone e tablet ma anche le nostre auto, i nostri frigoriferi, le nostre lampade, forse anche i nostri armadi. Ciascuno di quelli che oggi sono solo oggetti diventerà il raccoglitore e trasmettitore di pezzetti di noi, che verranno poi utilizzati dagli Stati certamente, ma soprattutto da chi vorrà venderci qualcosa. Avere i nostri dati, interpretarli e venderli sarà uno dei grandi business del futuro, e non è escluso che qualcosa potremmo guadagnarci anche noi. I vantaggi di tutto ciò saranno notevoli, ma le implicazioni anche, in termini di privacy, ma anche politiche, sociali, culturali, comportamentali. La prospettiva è che i padroni dei nostri dati non ci suggeriranno solo cosa comprare e dove, ma anche come comportarci, addirittura come pensare. L’evoluzione della tecnologia e la sua pervasività nelle nostre vite sembra un orizzonte luminoso, ma viene il dubbio che potrebbe anche non esserlo, e che i prezzi da pagare potrebbero essere molto alti. Ci vorrebbe una visone politica per affrontare democraticamente e consapevolmente questo percorso, ma sembra che questa visione non ci sia.
Marco Panara, Affari&Finanza – la Repubblica 4/4/2016
I SIGNORI DEL SILICIO Eugeny Morozov Codice Edizioni pagine 151 euro 13