varie, 5 aprile 2016
PUNIZIONE
«Come spiego alla bambina che papà non sarà a casa perché la squadra è in punizione?» (la moglie di Diego Lopez, portiere del Milan, in ritiro punitivo con tutta la squadra).
MAGLIETTE «Mio figlio mi ha chiesto di portargli una maglietta della nazionale inglese. Ma col nome di Vardy sulla schiena…» (Wayne Rooney, attaccante del Manchester United e capitano della Nazionale inglese).
IDOLI «I miei idoli? Prima le squadre: il Real Madrid, l’Ungheria e il Brasile. Poi i giocatori: Di Stefano, Schiaffino, Pelé» (Arrigo Sacchi, ex allenatore, ora commentatore tv).
PRIGIONE «Il calcio mi ha aiutato a evitare guai seri. Diversi amici del mio quartiere sono finiti in prigione per omicidi o rapine. Il confine tra legalità e illegalità in certi contesti è molto esiguo. A 17 anni sostenni un altro provino, al Nottingham, e andò bene. Mi presero» (Wes Morgan, difensore e capitano del Leicester, capolista della Premier League).
JUNGLA «Non si può vincere tutte le gare. Non che sia la stessa cosa, ma Muhammad Ali nella “Rissa nella jungla” fece credere al rivale che stava vincendo, ma non era così. Può succedere di tutto. È una battaglia psicologica. Per esperienza ed età sono nella posizione più solida di quanto non sia mai stato in termini psicologici. Poco o niente può scalfirla. C’è molto cammino da fare» (Lewis Hamilton, pilota della Mercedes).
DIFETTI «Non mi sono mai sentito debole, ma neanche il più forte, nemmeno quando ero titolare dell’Under 21 ed effettivamente ero il più quotato tra i portieri della mia età. Sono sempre stato ipercritico verso me stesso: mi rivedo sempre in tv, studio ogni particolare della mia partita, non sono mai soddisfatto. Forse è un difetto» (Andrea Consigli, portiere del Sassuolo).
MIGLIORE «Mi ispiro a Carlo Ancelotti che è stato il migliore allenatore incontrato da calciatore» (Alessandro Nesta, ex difensore, ora allenatore del Miami Fc).
IF «Ha presente la poesia If di Kipling? Le due situazioni vanno normalizzate. Siamo in un’epoca di estremismi e di radicalizzazione. Credo che dobbiamo relativizzare tutto. Come diceva Boskov, un allenatore è tanto grande quanto grandi sono i giocatori che ha. Ed è una verità» (Vicente Del Bosque, ct della nazionale spagnola di calcio).