varie, 29 marzo 2016
MORTO «Lei mi ha chiamato perché voleva sapere se ero morto, abbia il coraggio di dire la verità! Sappia che sto magnificamente e mentre le parlo mi sto toccando
MORTO «Lei mi ha chiamato perché voleva sapere se ero morto, abbia il coraggio di dire la verità! Sappia che sto magnificamente e mentre le parlo mi sto toccando. Lo dica a tutti che sono vivo e riferisca che chi mi vuole male dovrà aspettare...» (Così Gianni Agnelli al giornalista Pino Allievi poco prima di una gara di F1 in Argentina). POVERACCI «La nostra povera gente non ha bisogno di Messi. Se ha inteso umiliarci, avrebbe fatto meglio a darsi gli scarpini in testa e a darli in testa ai suoi tifosi. Non abbiamo bisogno delle sue scarpe né della beneficienza di ebrei o israeliani. Dia le scarpe al suo Paese, l’Argentina è piena di poveracci» (Così il portavoce della federcalcio egiziana Azmy Megahed dopo che Messi ha donato le sue scarpe alla conduttrice di uno show in tv senza sapere che nella cultura araba è segno di disprezzo). COCA «Messi negli ultimi anni sta curando molto anche l’alimentazione, ha lasciato la Coca-Cola da parte» (Carlos Tevez, attaccante del Boca Juniors). COSTI «Un calciatore croato da consigliare? Josip Brekalo ma per l’Inter costa già troppo… C’è già sopra mezza Europa» (Mario Stanic, ex centrocampista croato). CAPPELLINO «Il cappellino? L’ho lasciato a Pescara. Lo uso solo quando fa freddo. Così si parla di me solo per come alleno» (Serse Cosmi, allenatore del Trapani). CAVALLI «Le corse contro i cavalli le vinco io perché quando danno il via con la pistola si spaventano e io approfitto del vantaggio» (Jesse Owens, l’atleta vincitore di quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936). FORZA «Far correre Stoner in Argentina? Fisicamente ora non è proprio in grado di affrontare una gara. E quindi neanche due consecutive. Gli manca ancora forza… Casey è un collaudatore e a me interessa che faccia le prove della moto, testi le nuove componenti» (Gigi Dall’Igna, D.g. Ducati). GUASCONE «Al suo debutto Valentino sembrava Schwantz, lo presi subito. Ma rischiò di farmi licenziare. Era già guascone, si divertiva. Capii di avere davanti un pilota fortissimo, ma era impossibile intuire tutto quello che avrebbe fatto» (Carlo Pernat, manager di Valentino Rossi quando il 31 marzo di vent’anni fa fece la sua prima gara in 125). ESPERTO «Sono esperto di motociclismo. Di televisione. Di affari» (Così Carmelo Ezpeleta si presentò venticinque fa sui circuiti del Motomondiale. Oggi, capo della Dorna, è accusato di frode ed evasione).